Viene alla luce lo scorso dicembre 2013, la prima birra barricata del birrificio Hibu di Cornaredo; il perchè del nome, Tony Solo, è presto svelato: "ognuno prima o poi ha avuto la fortuna di incontrare il proprio Tony Solo, uno di quei favolosi personaggi urbani capaci di calamitare l’ attenzione con un niente, tener banco per ore e andarsene lasciando scie di benevolenza. Non ci sono i grandi palcoscenici per lui, vive lontano dalle luci della ribalta, ma quando la sua strada incrocia la tua ti rendi conto di aver trovato una persona di valore, l’evidenza sul grigio, la rock star tra la via emilia e il west (cit.) Tony Solo è anticonformismo, verve, profondità, anima e rock n’ roll, perché ci sono personaggi che si vivono anche solo una volta ma sanno lasciare il segno".
La birra ha riposato per nove mesi in botti che hanno contenuto Amarone dell'Azienda Agricola Guerrieri Riccardi di Bardolino (Verona); successivamente la birra è maturata per altri sei mesi in bottiglia, prima di essere messa in commercio. Non sono riuscito a capire se in botte ci sia finita una delle birre "standard" di Hibu o se si tratti di una birra realizzata apposta per l'occasione; riuscitissima nel suo essere kitsch l'etichetta, la cui idea viene però fortemente penalizzata dalla stampa su etichetta trasparente.
Birra nel bicchiere, bel color oro carico, velato; la schiuma è molto fine e compatta, bianca e cremosa, ed ha una buona persistenza. Il naso apre con sentori di legno e di cantina, seguiti da una bella coesistenza di sfumature più dolci di vaniglia e cedro, frutta dolce (albicocca e pesca) ed aspra (uva). In bocca è caratterizzata da una carbonazione molto lieve ed un corpo medio-leggero; riesce ad essere watery, scorrevole e morbida al tempo stesso, senza mai risultare annacquata o sfuggente. Molto interessante il percorso del gusto, con un bell'equilibrio (come nell'aroma) di dolce e di aspro; note di crosta di pane, uva bianca, ed una leggera acidità (lattico) che trova il suo contrappeso nel dolce della pesca e dell'albicocca. Ritorna qualche sfumatura legnosa, con un evidente carattere vinoso che dona alla Tony Solo una discreta complessità e struttura, pur restando una birra abbastanza facile da bere, fresca e dissetante. Chiude secca e lievemente acidula, con un retrogusto fruttato e vinoso ed una punta di mandorla amara. Una bella sorpresa e, senza dubbio, è la Hibu che più mi ha convinto tra le molte assaggiate; è pulita, profumata e, a dispetto della pacchiana (ed ironica etichetta - bravo il birrificio) si rivela essere una birra non priva di una certa eleganza e raffinatezza.
Formato: 50 cl., alc. 6.5%, lotto 2013, scad. 30/12/2015, pagata 10.00 Euro (stand birrificio, fiera).
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