venerdì 28 marzo 2014

L'Agrivoise Vue sur l'Amer

Nuovo appuntamento settimanale con la Francia e la sua piccola "craft beer revolution"; questa volta ci si sposta nel dipartimento dell' Ardeche, a  Saint Agrève (120 km a sud ovest di Lione, ai confini del parco naturale dei monti dell'Ardeche) dove ha sede la Micro Brasserie L'Agrivoise. Parte la solita difficile ricerca d'informazioni sui microbirrifici francesi che spesso non hanno sito internet o sono molto restii nel presentarsi; L'Agrivoise per lo meno ha una casa virtuale (sito internet): fondato nel 2008 dai coniugi Xavier Clerget e Baptistine Fambon, ha colto a Novembre del 2013 l'occasione di acquistare un terreno adiacente agli impianti per intraprendere una profonda ristrutturazione che, proprio in questo periodo, dovrebbe offrire oltre a locali più grandi dove produrre birra, anche una sorta di bar dove poterle bere ed un piccolo punto vendita. Il birrificio è anche uno dei pilastri fondatori del FHL, Front Hexagonal de Liberation del quale vi ho parlato in questa occasione.
Vue sur L'Amer viene curiosamente definita una APCA - Pale Ale Anti-colonialista, in risposta allo stile (India Pale Ale) che si riferisce proprio al periodo storico delle colonie (inglesi) verso le quali queste birre venivano esportate. Malti Pale, Munich e Caramunich, ed un bouquet di luppoli che però ignora la madrepatria inglese: centennial, citra, cascade, summit e nelson sauvin.
Si presenta di color ambrato velato, con una schiuma biancastra, cremosa, dalla buona persistenza. L'aroma non è certo esplosivo ma d'intensità abbastanza scarsa, pur mostrandosi ancora discretamente fresco e pulito: l'armata di luppoli messa in campo regala però solo qualche sentori di agrumi (mandarino ed arancia), floreali e qualche sfumatura di miele, caramello e marmellata d'arance. Si guadagna la sufficienza. In bocca perde un po' di pulizia ma guadagna in intensità: biscotto e caramello costruiscono le fondamenta sulle quali s'innalza la parte luppolata (arancia e pompelmo), con un finale amaro dove convivono note erbacee, terrose e di pompelmo. La bevuta è però (come nel caso di altre birre francesi bevute) abbastanza pesante, con una presenza inopportuna dei lieviti; il corpo è medio, la carbonazione media, la consistenza è acquosa ma la birra non scorre agevolmente come potrebbe e vorrebbe. Non ci sono evidenti off-flavors, la birra è complessivamente discreta anche se un po' grezza, poco elegante e poco pulita in bocca; e sebbene anche la chiusura amara non brilli particolarmente per eleganza e finezza, rispetto alle ultime bevute francesi è sicuramente un passo in avanti.
Formato: 33 cl., alc. 6.4%, IBU 68, scad. 20/06/2015, pagata 4.00 Euro (beershop, Francia).

Nessun commento:

Posta un commento