Il Birrificio Rolio apre nel 2012 in una zona già ad elevata densità “brassicola”, visto che la provincia di Cuneo conta già una ventina di attori - alcuni ben navigati - tra microbirrifici, brewpub e beerfirm. La sede è in frazione San Martino di Castiglione Tinella, il titolare (e birraio, credo) è Alessandro Rizzoglio, che trasforma in una professione la sua passione (homebrewing?) per la birra e l’affianca alla sua attività di designer (RA Design). Il sito del birrificio è molto curato graficamente, ma un po’ avaro d’informazioni sulla (seppur breve) storia del birrificio e di chi ci lavora. Piuttosto che tirare ad indovinare, meglio concentrarsi sull’offerta brassicola, composta al momento da cinque alte fermentazioni che s’ispirano alla tradizione belga ed a quella anglosassone: wit/blanche, e Belgian strong ale, stout, IPA, red ale. A nemmeno un anno dell’apertura il birrificio partecipa al concorso di Birra Dell’Anno 2013 ottenendo, tra la sorpresa degli addetti ai lavori, ben due riconoscimenti. La blanche Castion ottiene il secondo posto nella “categoria 15: chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione belga”, mentre la strong ale Easy Girl arriva addirittura all’oro nella categoria 16 “Chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico, di ispirazione belga”, davanti a due toscani come Bruton (Stoner) e Birrificio Del Forte (La Mancina). I premi hanno senza dubbio dato visibilità alla giovane realtà piemontese (del resto i concorsi servono soprattutto a questo), incuriosendo molti appassionati che non sempre riescono ad essere informati sulle ormai oltre 600 realtà che in Italia producono o si fanno produrre birra "artigianale" e che spuntano ormai come funghi.
Ecco quindi la Easy Girl, che come detto è una Strong Ale d’ispirazione Belga, 8% contenuto alc. Abbondante presenza di lievito sul fondo della bottiglia, pur versando la birra con cautela il suo colore oro/arancio diventa nel bicchiere molto opalescente e non molto attraente; anche la schiuma è alquanto modesta, la grana un po' grossolana, il colore biancastro, la persistenza è molto breve. Il naso non brilla particolarmente di pulito ma ha una buona intensità con arancia, banana, coriandolo, curaçao, chiodi di garofano e soprattutto pera, in grande evidenza. E la pera è il leitmotiv che accompagna questa Easy Girl in tutto il suo percorso; anche in bocca, dopo un imbocco maltato (biscotto) c'è un richiamo all'aroma (arancia, curaçao, banana) e poi pera in abbondanza. Il corpo è medio, l'alcool è molto ben nascosto, ma la carbonazione molto bassa (e non solo per una strong ale belga) la rende purtroppo abbastanza spenta e poco vivace in bocca. Anche al palato c'è un buon livello d'intensità, che non corrisponde però ad un analogo grado di pulizia e di equilibrio, causa l'abbondanza di pera; finisce discretamente secca ma molto corta, senza nessun tepore etilico e con un retrogusto nel quale si materializza di nuovo la pera. Bottiglia spenta e con qualche problema irrisolto; ottimo l'exploit di Birra dell'Anno 2013, ma il vero concorso che bisogna vincere adesso è quello della costanza qualitativa nel tempo.
Formato: 33 cl., alc. 8%, IBU 27, lotto EG0713, scad. 20/11/2014, pagata 4.00 Euro (stand birrificio, fiera).
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