Secondo episodio della saga "Kill Me in the Morning", birra realizzata al Birrificio Oldo dei Cadelbosco (Reggio Emilia) dal beershop di Reggio Emilia (e filiale a Rubiera) Wild Hops. La prima edizione era stata realizzata pochi mesi fa, a marzo 2014, per festeggiare il secondo compleanno del negozio. La cotta è andata prosciugata abbastanza in fretta e si è reso necessario metterne in cantiere una seconda. Stessi ideatori (il birraio di Oldo Francesco Racaniello, l’homebrewer Raffaele Ferrarini ed il proprietario di Wild Hops, Giovanni Iotti), e ricetta leggermente modificata: l'ABV passa da 5.3 a 5.8%, lievito T58, malti Pils, Maris Otter e Carapils, avena ed un parterre di luppoli composto d Apollo, Chinook, Perle ed EK Goldings. Viene presentata il 3 luglio a Birreggio, quando avviene il cambio della guardia con l'ultimo fusto della prima edizione; in etichetta alcune utili istruzioni: "adatta alla donne, meglio se non troppo incinte, e adatta agli uomini, meglio se non troppo alcolizzati". La scena raffigurata in etichetta raffigura di nuovo l'interno del beershop, con una corpulenta bionda che, adagiata su un barile di legno, si lamenta in attesa di essere "ispezionata" da un inquietante ginecologo. Questi, assieme ad un detective, arriva alla conclusione che "questa birra è il modo migliore per iniziare la giornata nello stesso malomodo in cui è finita quella precedente; amara come la vita".
Si presenta di colore arancio opaco; la schiuma è bianca, pannosa, dalla trama fine e dalla lunga persistenza. Bottiglia fresca con un mesetto di "vita" alle spalle, regala fragranti sentori di lime e di limone, banana acerba, spezie (pepe, coriandolo ?), zucchero candito e polpa d'arancia. Vivacemente carbonata, ha un corpo tra il medio ed il leggero. L'ingresso è dolce, con miele ed arancio candito, albicocca disidratata, crosta di pane e biscotto; la seconda parte della bevuta vira invece decisa in acque amare, con una presenza molto intensa di note erbacee e di scorza di lime e pompelmo. L'intensità mi sembra però sacrificare un po' la facilità di bevuta, tenendo conto del contenuto alcolico non molto elevato (5.8%) di questa Kill Me in the Morning II. In effetti sembra quasi dimostrare molti più "gradi" di quelli che in realtà ha; la presenza in bocca è durevole, ma la scorrevolezza è un po' limitata. Più pulita ed elegante della parte "I", è molto attenuata ed un pelino astringente al palato. Mi sembra quasi una birra "autunnale" più che una rinfrescante, dissetante e luppolata Belgian Ale estiva; dovessi scegliere tra le due versioni, opterei senz'altro per la prima. Credo che in cantiere ci sia già una "terza", forse un epilogo e forse destinato a riscaldare durante i mesi più freddi dell'anno?
Formato: 33 cl., alc. 5.8%, lotto AD037, scad. 30/05/2015, omaggio del beershop.
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