Continuiamo il breve viaggio tra birra e ciliegia e rientriamo nei confini nazionali per far virtualmente visita a Loverbeer, creatura alla quale Valter Loverier ha dato vita (sarebbe il caso di dirlo, visto l’utilizzo di lieviti spontanei) nel 2009 a Marentino (TO). Ritorniamo a parlare della Farmhouse Ale della casa, quella Saison De L'Ouvrier, ovvero “del lavoratore”, di quei contadini (valloni) per i quali queste birre (saison) un tempo rappresentavano un’imprescindibile forma di sostentamento durante il duro lavoro estivo nei campi, molto più salubre dell’acqua spesso portatrice di malattie: ma “Louvrier” pare anche essere il cognome originale della famiglia di Valter, proveniente dalla regione del Calvados e poi mutato in Loverier una volta giunti in Piemonte.
La birra viene prodotta con i lieviti selvaggi isolati dalla BeerBera, una sour ale prodotta con il 20% di mosto di uva Barbera che fermenta spontaneamente con i microrganismi presenti sulla buccia dell’uva stessa. La ricetta prevede anche una percentuale di frumento non maltato ed un dry-hopping di East Kent Goldings; la maturazione avviene poi in botte di legno. La Saison De L'Ouvrier rappresenta anche la base per sperimentare con quattro ingredienti: un frutto (la ciliegia), un vegetale (il cardo), un erba (timo serpillo) e un fiore (violetta).
La Saison De L'Ouvrier Griotta viene prodotta con le omonime ciliegie acide (o visciole) di Pecetto e Trofarello; i frutti vengono aggiunti interi alla birra nel corso di una fermentazione e successiva maturazione in tini di rovere che dura per circa sei mesi. In un anno ne vengono mediamente prodotti duemila litri.
Il suo colore riflette quello del frutto che le dà il nome: accesa di rosso opaco, forma un discreto cappello di schiuma macchiata di rosa che si dissolve molto rapidamente. Il naso di questo millesimo 2015 non brilla per intensità: accenni rustici e di acido lattico affiancano deboli profumi di amarena e ribes rosso senza tuttavia far venire l’acquolina in bocca a chi ha le narici sul bordo del bicchiere. Fortunatamente la bevuta si rivela di tutt’altro livello: sostenuta da un delicato tappeto dolce di ciliegia, la bevuta regala soprattutto l’asprezza dell’amarena, del ribes rosso, della mela acerba e del limone. Qualche bollicina in più la renderebbe senz’altro più rustica e vivace al palato, ma è un vezzo che le si perdona facilmente: chiude con un brevissimo accenno amaricante (mandorla, lattico) regalando una bevuta di grande secchezza, rinfrescante e dissetante. Alcool (6%) fantasma, retrogusto corto ed aspro di frutti rossi e palato già pronto ad accogliere un altro sorso; bottiglia penalizzata da un naso un po’ debole ma che subito si riscatta in bocca trasportando idealmente il bevitore sui campi popolati da ciliegi. Nel bicchiere c’è la frutta, c’è la campagna circostante e c’è il sole che splende alto nel cielo.
Formato: 37.5 cl., alc. 6%, lotto PGRI02-0715, scad. 12/2022, prezzo indicativo 8.00-10.00 Euro (beershop)NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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