La X-Ray, nuova entrata nella gamma del birrificio lodigiano Brewfist, viene presentata a Selezione Birra di Febbraio 2012, dove ottiene subito degli ottimi consensi da chi l'assaggia in anteprima. Si tratta di una imperial porter, una categoria stilistica difficile da inquadrare visto che quasi sempre il risultato finale tende ad essere simile ad una imperial stout. Ma quello che conta è la sostanza: colore ebano scuro, si forma "un dito" di schiuma color nocciola, poco persistente. L'aroma è pulito ma poco intenso: c'è orzo tostato, caffè, cioccolato amaro. Lo scenario cambia drasticamente in bocca, dove questa X-Ray sale eccezionalmente di livello: molto morbida, quasi cremosa, con un corpo medio-pieno ed una carbonazione bassa. L'imbocco ha eleganti tostature e caffè; l'alcool si fa sentire quasi subito, "irrobustendo" la bevuta e riscaldando, senza mai bruciarlo, il palato. C'è grande pulizia, al gusto emergono note di cacao amaro, liquirizia e di nocino, per un finale etilico e caldo, preludio ad un lungo retrogusto, molto amaro, ricco di caffè, cacao e tostature. Ottimo winter warmer, che parte un po' in sordino con un aroma un po' sottotono per offrire poi grande intensità in bocca, con un gusto molto amaro carico di tostature (mai "bruciate") e di morbido calore etilico. Rende il dopocena molto appagante, ma potrebbe essere anche vista in abbinamento a qualche dessert. Abbiamo sempre trovato le Brewfist ottime alla spina ma non ugualmente convincenti nelle bottiglie che ci sono capitate a portata di mano; questa X-Ray in questa bottiglia è invece una splendida (robust/baltic/imperial) porter, che riesce ad essere molto intensa (e molto amara) pur mantenendo il pieno controllo della situazione. Acquisto assolutamente consigliato. Formato: 33 cl., alc. 8.5%, IBU 60, lotto 2381, scad. 30/09/2013, prezzo 4.20 Euro.
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