D'accordo, Gennaio non è forse il mese ideale per bere una birra chiamata “Summer Ale” e le cose non vanno meglio sapendo che questa birra viene prodotta da Marzo a Luglio e che oltretutto si è fatta una trasferta transoceanica in nave che certo non ne preserva la freschezza. L'averla trovata in offerta ci ha incuriosito (ci ha fatto abboccare all'amo) a provarla lo stesso, senza troppo aspettative anche per il punteggio non molto dignitoso (45) che ottiene su un sito abbastanza generoso e molto caotico come Ratebeer. Il birrificio (Brooklyn) la descrive come una riedizione moderna di una tipologia chiamata Light Dinner Ales, che venivano prodotte in Inghilterra dal 1800 sino alla seconda guerra mondiale; erano anche soprannominate Family Ales per la loro gradazione alcolica contenuta che ne consentiva il consumo abbondante e quotidiano a pasto o nei diversi momenti della giornata. Una sorta di session beer anche se l'ABV di questa Summer Ale (5%) la pone già oltre la soglia delle session inglesi (4.5%); se però pensiamo agli standard alcolici americani, solitamente molto più alti di quelli inglesi, la definizione di birra "leggera" ha un po' più di senso. La ricetta prevede malto inglese Two Row, ed un mix di luppoli tedeschi (Perle) ed americani (Cascade, Fuggle ed Amarillo). Nel bicchiere colpisce subito il suo color dorato quasi limpido (nonostante la foto mostri tutt'altro); forma un piccolo "dito" di schiuma, leggermente "sporca", cremosa ma molto poco persistente. Il naso annuncia subito che la birra è in condizioni pessime: l'aroma è chiuso, quasi polveroso, con note di cartone bagnato e di cereali. Ma il peggio deve ancora venire; in bocca la birra cessa di esistere, trasformandosi praticamente in un bicchiere di acqua, con qualche sentore di pane e, ancora più remoto, di agrumi. Finisce - come un sorso d'acqua - senza retrogusto. Questa Summer Ale non sembra ottenere grandi punteggi dai raters, ma questa bottiglia è in uno stato talmente comatoso che persino il lavandino sembra avere compassione. Birra leggera sin dalla nascita, con probabilmente una base di malto leggera (unica cosa rimasta) a supportare una delicata e rinfrescante luppolatura che purtroppo è svanita. Noi abbiamo sviscerato una notevole dose di masochismo ad acquistare in Novembre una birra americana, leggera e luppolata, prodotta da Marzo a Luglio, ma non crediamo di essere i soli responsabili di questa cattiva bevuta, l'ultima del 2012. Da riprovare - casomai - direttamente a New York per poterne eventalmente cogliere la freschezza. Formato: 35.5 cl., alc. 5%, IBU 18, lotto 0593 15:57, scad. 03/2013, prezzo 2.40 € (6.76 €/litro).
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