Anche il giovane (2011) birrificio laziale Free Lions, del quale abbiamo parlato più approfonditamente in questo post, ha prodotto la sua birra per celebrare le festività natalizie. Introdotta dalla poco rassicurante etichetta disegnata da Sicioldr e vagamente ispirata alle inquietanti creature di Hieronymus Bosch ma anche di Pieter Bruegel, questa Agreste Fidelis si allontana volutamente dalle tradizionali birre natalizie d'ispirazione belga dolci e "candite". Il bouquet di spezie utilizzate è notevole (cannella, cardamomo, chiodi di garofano, coriandolo, ginepro, pepe rosa, zenzero) e spesso troppa carne al fuoco (o in un bicchiere) non produce un risultato molto convincente; ma si dall'aroma appare chiaro che la situazione è invece sotto controllo con una bella apertura vegetale, quasi balsamica, ricca di piante officinali e spezie: salvia, ginepro, chiodi di garofano, coriandolo e - ci sembra - rosmarino. Naso molto singolare, se pensiamo ad una birra Natalizia, ma pulito. Ci convince un po' meno in bocca, con un corpo sorprendentemente leggero (per un ABV di 8.2%) ed una base maltata che fatica ad affermarsi, lasciando subito la scena ad un amaro erbaceo che richiama quasi in toto l'aroma. La carbonazione molto contenuta e la consistenza quasi watery la rendono molto facile da bere ma il risultato di questa facilità di "entrata" è molto poco warming (riscaldante) per chi la beve in Dicembre. Chiude con un amaro deciso ed un po' pepato dove spiccano note di ginepro e di zenzero; birra di color ambrato carico, con dei bei riflessi rubini, con una piccola "testa" di schiuma beige, fine e cremosa. Più pulita al naso che al palato, è una natalizia amara, piuttosto coraggiosa ed atipica, senza evidenti difetti, la cui piacevolezza probabilmente dipenderà dal gusto personale di chi la incontra. Formato: 33 cl., alc. 8.2%, scad. 0701/2014, prezzo 5.00 Euro (15.15 €/litro).
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