La Brasserie Dubuisson viene fondata nel 1769 da Joseph Leroy, antenato della famiglia Dubuisson, attuale proprietaria del birrificio. Fino al 1930 la produzione di birra avveniva in piccola scala, principalmente per essere consumata all'interno del podere agricolo dai proprietari e dai braccianti che vi lavoravano; nel 1931 Alfred ed Amedee Dubuisson decidono di abbandonare "il lavoro nei campi" e, acquistato dai genitori il birrificio, si dedicano a tempo pieno a questa attività. Vengono inizialmente guidati dal "nonno" Alfred, responsabile della creazione nel 1933 di una birra ispirata agli stili anglosassoni (non sappiamo quale, però); il nome scelto è semplicemente la traduzione in inglese di Dubuisson, ovvero "Bush". La tradizione di famiglia continua oggi con Hugues, nipote di Alfred. La Bush natalizia, chiamata semplicemente de Noël, nasce nel 1991 a completamento della gamma di birre offerte; in America la birra viene chiamata Scaldis Noel. Oltre alla versione "standard", esiste anche una più rara versione (Noel Premium) lasciata a maturare da quattro a sei mesi in botti di quercia prima dell'imbottigliamento. La Bush Noel lasciata da sei a nove mesi in botti di Bourgogne de Nuits St. Georges diventa invece l'esosa Bush De Nuits, commercializzata per la prima volta nel 2008. Accontentiamoci della Noel "regolare", una belgian strong ale da 12% di volume alcolico. E' di color ambra carico, torbido; si forma una piccola schiuma color ocra, cremosa ma poco persistente. L'aroma è spiccatamente dolce di caramello, canditi, uvetta, esteri, spezie da lievito; abbastanza pulito ma non molto pronunciato. Il retro etichetta recita "the strongest christmas belgian beer", ed in bocca arrivano le prime conferme: corpo pieno, viscosità oleosa, alcool in evidenza a portare calore assieme ad una carbonazione media che solletica il palato. Ritroviamo caramello, toffee, canditi, uvetta e frutta sotto spirito, ma soprattutto "dolce" in abbondanza; man mano che la birra si scalda l'alcool consolida la propria presenza, rendendo necessario un lento sorseggiare. Finisce dolce e calda, abbastanza morbida, con un finale maltato leggermente ammorbidito da note fruttate. E' una birra indubbiamente solida ma molto monotematica; almeno in questa bottiglia non abbiamo avvertito nessuna speziatura da lievito, e l'insistenza di caramello/alcool ha saturato abbastanza in fretta il nostro gusto; lascia il palato appiccicoso con un residuo zuccherino abbastanza importante. Bevuta non memorabile. Formato 33 cl., alc. 12%, lotto J311, scad. 05/10/2013, prezzo 3.22 Euro.
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