domenica 21 febbraio 2016

Contreras Valeir Blond

Di Brouwerij Contreras vi avevo già parlato in occasione della Valeir Extra; fondato nel 1818, il birrificio ha sempre mantenuto una dimensione locale sino agli anni 2000, quando il timone passa nelle mani di Ann Contreras e di suo marito Frederik De Vrieze che decidono di puntare sull'export. 
E' lui, birraio con un occhio di riguardo verso quello che sta accadendo negli Stati Uniti, a prendere gradualmente il comando delle operazioni e ad introdurre nel 2004 la gamma Valeir,  che prende il nome da un leggendario  soldato al quale è anche dedicata una statua posta di fronte al municipio di Gavere, il paese dove il birrificio ha sede. 
Le Valeir debuttano in quell'anno proprio con la Blond che andiamo a bere oggi: Michael Jackson, appena scoperta, non esitò a definire "uno dei migliori segreti del Belgio" questa birra che era ancora poco conosciuta, includendola nella sesta edizione del suo libro Great Beers of Belgium. E' proprio Jackson a riportare che la Blond viene prodotta utilizzando malti Pilsener ed aromatici ed un solo luppolo il Saaz; oggi Contreras sul proprio sito dichiara di utilizzare il simile Sterling. 
Il suo colore è oro antico, appena velato, con piccole particelle di lievito in sospensione: la schiuma appare molto cremosa e "croccante", compatta, con un'ottima persistenza. L'aroma, di buona intensità, regala un ricco benvenuto floreale al quale fanno seguito la polpa  e la marmellata d'arancia, la pesca e l'albicocca sciroppata; il bouquet è semplice ma sostenuto da un'eccellente pulizia. 
Il gusto ricalca in buona parte l'aroma, con la marmellata d'arancia e la frutta sciroppata (e candita) che affiancano le note maltate di biscotto e leggero caramello; la bevuta si mantiene dolce (zucchero candito) ma è bilanciata da una leggera acidità finale e da una discreta attenuazione. Il corpo è medio, le bollicine sono abbastanza vivaci ma non precludono una sensazione morbida e "rotonda" in bocca: la birra scorre bene, l'alcool è molto ben nascosto, il finale apre un po' all'amaro con note terrose ed erbacee. 
Una gradevole interpretazione "moderna"di Blond si potrebbe dire, in quanto discretamente luppolata/amara per quelli che sono gli standard della tradizione belga; bene intensità e pulizia, ma per essere però davvero moderna a mio parere le manca un po' di ruffianeria per quel che riguarda la luppolatura, e questo non significa necessariamente utilizzare varietà americane o esotiche.
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, lotto CP2015/07, scad. 08/05/2017, 1.55 Euro (drink store, Belgio).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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