Põhjala è il rappresentante più noto della birra artigianale estone, è stato il primo (2011) ed ha ispirato altri birrai a contrastare il dominio dei tre marchi nazionali A. Le Coq, Saku Õlletehas (Carlsberg) e e Viru Õlu (Harboe). Oggi ce ne sono quasi una cinquantina, tra microproduttori e beerfirm: fra questi Sori, Lehe e Pühaste sono regolarmente esportati in tutta Europa. Alla lista si aggiunge Tanker, birrificio operativo dalla primavera del 2015 ad una ventina di chilometri dalla capitale Tallinn. In realtà l’avventura di Tanker era iniziata un paio di anni prima come beerfirm: l’aveva fondata l’homebrewer e musicista Ants Laidam. Qualche mese dopo, ad un meeting di homebrewers estoni, Laidam incontra Jaanis Tammela e Ryan Suske, anche loro impegnati a trafficare in garage con pentole e fermentatori. I tre amici mettono assieme i propri risparmi acquistano il vecchio impiantino di Põhjala (1 HL) e chiudono il 2015 producendo 400 ettolitri di birra. Tammela abbandona così la sua decennale carriera nella telefonia (Ericsson) per dedicarsi a tempo pieno a Tanker e lo stesso fa Suske: Laidam, autore delle etichette, scompare invece dall’organigramma societario. In sala cottura arriva il giovane Martin Vahtra, aiutato nei primi passi dal birraio di Põhjala Chris Pilkington.
Nell’estate del 2015 l’acquisto di alcuni nuovi fermentatori permette di triplcare la capacità produttiva e di toccare quota 1200 ettolitri alla fine del 2016. Sono però quasi 100.000 le bottiglie che vengono tappate manualmente: un paio di campagne di crowdfunding sulla piattaforma Funderbeam consentono l’acquisto di un’imbottigliatrice automatica ed altri fermentatori, ma ancora non basta. Nel 2017 Tanker ottiene altri finanziamenti per un totale di 700.000 euro che permettono di acquistare un nuovo impianto aumentando la capacità produttiva annuale a 6000 ettolitri; nello stesso anno è il primo birrificio estone ad essere invitato all’importante vetrina della Mikkeller Beer Celebration Copenhagen. A marzo 2018 viene inaugurato a Tallin il locale Uba ja Humal, una sorta di taproom o meglio un beershop con tavolini e venti spine che ospitano anche birrifici amici e nel maggio del 2019 hanno debuttato le prime lattine. Oggi Tanker esporta in quasi tutta Europa ma l’80% della produzione continua ad essere assorbita da Estonia e Finlandia, dove le loro birre sono presenti anche in un centinaio di supermercati. A guidare le danze la flagship IPA chiamata Reloaded.
La birra.
Il portfolio completo di Tanker segna ormai quota 160 etichette, delle quali soltanto una decina viene prodotta tutto l’anno. IPA e dintorni (Session, DIPA, NEIPA) la fanno ovviamente da padrone; una delle ultime nate, lo scorso aprile, è la Oh My Citra!, una single hop che promette fuochi artificiali grazie ad un triplo dry-hopping: a inizio, durante e alla fine del processo di fermentazione. L’etichetta prende ovviamente spunto dal celebre Urlo di Edvard Munch, ma qui è cono di luppolo a gridare la propria angoscia ed alienazione.
Il suo colore dorato è velato, mentre la candida e generosa schiuma è compatta ed ha buona ritenzione. Il naso è gradevole ma del triplo dry-hopping non sono rimaste molte tracce, se parliamo d’intensità: protagonisti sono ovviamente gli agrumi nella forma di pompelmo, cedro, lime e mandarino. Neppure al palato si verifica un’esplosione di luppolo e ci sono un po’ troppe bollicine a disturbare la festa: la bevuta è tuttavia piacevole e caratterizzata da una base di malti molto leggera (pane e miele) subito incalzata da un accenno di frutta tropicale e, ovviamente, tanti agrumi. Il finale è abbastanza secco, l’amaro zesty e vegetale è piuttosto tranquillo, alla faccia degli 85 IBU dichiarati in etichetta. A poco più di due mesi dalla messa in lattina nel bicchiere c’è una IPA un po’ timida nonostante i belligeranti propositi dichiarati in termini di dry-hopping ed IBU; nasconde tuttavia molto bene il suo contenuto alcolico (6%) risultando così quindi molto scorrevole e piuttosto rinfrescante.
Formato 44 cl., alc. 6%, IBU 85, lotto B447, scad. 13/12/2020, prezzo indicativo 7,00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questo esemplare e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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