mercoledì 29 luglio 2015

Birra del Carrobiolo American Pale Ale (O.G. 1047)

Il  2014 si è chiuso con parecchie novità per il “Piccolo Opificio Brassicolo del Carrobiolo – Fermentum”, fondato da alcuni soci nel 2008 e guidato dal birraio Pietro Fontana. Lo scorso novembre, non lontano dalla propria sede nei locali all’interno del convento dei Padri Barnabiti di Monza, in Piazza Carrobiolo,  è stato inaugurato il nuovo brewpub con cucina annessa; nella bella e centrale piazza Indipendenza potrete quindi pranzare e cenare accompagnando le pietanze con la buone birre del Carrobiolo che vengono prodotte nel piano interrato e nei locali adiacenti. Gli impianti originali all’interno del Convento resteranno comunque in funzione e verranno presumibilmente utilizzati per collaborazioni, produzioni sperimentali e  one-shot. 
Per l’occasione è stato anche effettuato un completo re-styling delle etichette che, personalmente, non mi rende molto contento: le trovo piuttosto  fredde ed asettiche ed auspico un ritorno a quelle precedenti. Se qualcuno ha voglia di fare una petizione on-line, io firmo..  :)  
L’ultima novità, datata 26 novembre 2014, riguarda la  presentazione del libro “Birra Sommelier”, un racconto sulla storia e la cultura della birra narrata proprio da Pietro Fontana ed illustrato dalle foto di Fabio Petroni; la sezione relativa agli abbinamenti gastronomici e alle ricette di cucina è stata curata dallo chef Giovanni Ruggieri. 
Ancora a corto di novità è invece il sito internet del birrificio, che riporta ancora oggi le birre nelle vecchie etichette e, soprattutto, non comprende le ultime novità. Tra queste credo si trovi l'American Pale Ale  (O.G. 1047) della quale non ho praticamente trovato nessuna informazione in rete, se non che sarebbe prodotta utilizzando (anche) il classico luppolo Cascade. 
Di colore dorato carico, velato, dispensa con troppa generosità  - la foto illustra piuttosto bene - una schiuma pannosa e biancastra che riempie subito il bicchiere ed obbliga ad un lunga attesa prima di poter vuotare i trentatré centilitri nel bicchiere. L'aroma, benché pulito, è d'intensità piuttosto bassa: avverto soprattutto sentori floreali e, una volta che la schiuma si è fatta da parte, quelli della scorza d'arancio, del pompelmo e del mandarino. L'eccesso di schiuma è preludio, al palato, di una carbonazione elevatissima che inizialmente quasi inibisce la percezione dei sapori: anche qui ci vuole una buona dose di pazienza per attendere che le bollicine escano un po' di scena e scoprire una bella intensità per un'American Pale Ale dall'ottima intensità per un ABV di 4.8%. Le lievi note di polpa d'arancia e di miele danno il giusto dolce a supporto dell'amaro (pompelmo, scorza d'arancia), presente sin da subito e protagonista della chiusura, con qualche accenno resinoso. Una discreta APA, semplice, pulita e secca, lontana da pericolose derive caramellose ma purtroppo in una bottiglia penalizzata  dai pochi profumi e afflitta da una carbonazione davvero esagerata.
Formato: 33 cl., alc. 4.8%, lotto i1507, scad. 12/2015, pagata 3.90 Euro.

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

8 commenti:

  1. Gli impianti sono nel locale a fianco il ristorante (al quale sono collegati con tubi interrati o aerei, ora non ricordo), non al piano interrato ;)

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    1. Grazie della precisazione; non ci sono ancora stato, mi sono fidato di altre descrizioni trovate in rete...

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    2. Sono sotterranei confermo:) non per tutte le birre ovviamente, hanno almeno 4 tini (non mi ricordo la capienza) collegati in questo modo.

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  2. Coincidenza, ero a Monza fino a stamani e non ho mancato di fare 3 pasti su 3 al brewpub Carrobiolo ;) Ho assaggiato anche questa APA, che alla spina non era così carbonata, e l'ho apprezzata, concordo sul fatto che non è troppo dolce e non intensissima come altre che ho bevuto di recente in Inghilterra. Ma più ancora ho apprezzato l'Estiva, chiara stile Belgian Ale a detta del ragazzo che me l'ha spillata, con solo luppolo neozelandese. Da bere a secchi.

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    1. se quella estiva è la O.G. 1045 me la ricordo davvero buonissima.
      se non è cambiata il lievito era di tipo Koelsch e luppolo Nelson Sauvin.

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  3. Ho appena bevuto una birra APA, la schiuma è pannosa ma è solo il preludio agli aromi agrumati ben bilanciati da un amaro ben bilanciato. La schiuma non è per nulla invadente!! O la tua era fallata (può capitare) oppure è stata mal conservata. Persobalmente hobsemore acquistato le casse di birra allo spaccio e non ho mai avuto nessun problema!!

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