mercoledì 1 luglio 2015

Birrificio Charles La Rossa

Il contatore di Microbirrifici.org si avvicina sempre più al numero 1000 e sul blog è tempo di altri debutti. Ecco il Birrificio Charles con sede ad Altare, nell’entroterra savonese, ed inaugurato ad ottobre 2010 da Carlo Garzoglio, ovvero “Charles”.  
Davvero poche le informazioni reperibili in internet: oltre al sito manca anche una pagina Facebook ufficiale, ma esiste un “gruppo” sul quale vengono pubblicate iniziative, eventi e manifestazioni alle quali il birrificio partecipa. Da quanto ho capito, anche Carlo è partito dall’homebrewer per poi trasformare la sua passione in una professione, confortato anche dai commenti positivi ricevuti dagli amici ai quali faceva assaggiare la birra. Tra le birre prodotte c’è una Weizen (Luce), una Stout (Buio), una birra alle castagne (Riccio), al chinotto di Savona (Sensu), alla ciliegia (Love). Capisco poi la volontà di chiamare le birre ”base”  in modo semplice, utilizzando il loro colore,  per dare una chiara indicazione ad una clientela che magari “esperta” di birra non è e la acquista abitualmente al e al supermercato; ma vedere ancora nel 2015 birre chiamate “La Bionda” e “La Rossa” mi rende un po’… malinconico ? 
Ad ogni modo è sempre la sostanza che conta e in assenza di ulteriori informazioni da raccontare sul birrificio passo alla bevuta de “La Rossa”, descritta nel retro etichetta come una “tipica bitter inglese”.
Bel colore ambrato velato, con riflessi rossastri ed un cappello compatto di schiuma biancastra e cremosa, dalla buona persistenza. Al naso profumi gradevoli di frutta secca e nocciole, una suggestione di amaretto ma soprattutto una presenza troppo invadente di mela e pera che tendono a coprire tutto il resto; l’intensità è buona, mentre per quel che riguarda la pulizia  e la finezza ci sono ampi margini di miglioramento. Caratteristiche che si  ritrovano anche in bocca:  non c’è una gran fragranza nei malti con una generale impressione di caramello e biscotto alla quale si affianca di nuovo la mela; la birra risulta un po’ slegata in bocca con un’acquosità che ogni tanto fa capolino senza però allievare il senso generale di “pesantezza” tattile di questa “Rossa”. Le bollicine sono poche, il corpo tra il medio ed il leggero: non migliora purtroppo il finale, leggermente astringente,  con un amaro tra l’erbaceo ed il terroso poco elegante. Una (strong) bitter che si beve  ma nella quale  (e non me ne voglia il birrificio) c’è  davvero parecchio da lavoro da fare per pulire, raffinare e donare una sensazione palatale più gradevole e  meno pesante. 
Formato: 50 cl., alc. 5.3%, scad. 06/08/2016, pagata 6.00 Euro (bar, Italia).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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