Più o meno un anno fa ero a parlarvi dell'edizione 2014 della Hop Art del Birrificio Rurale. Copio&incollo quanto già detto a suo tempo: si tratta di una birra pensata appositamente per la stagione estiva, “dedicata di anno in anno al miglior luppolo trovato durante le selezioni dei nuovi raccolti che fatte presso i produttori; non è riferita ad uno stile fisso ma varia in funzione del luppolo scelto, il suo profilo rimane sempre quella di una birra rinfrescante e beverina, mai eccessiva e caratterizzata dalla parte più nobile del luppolo scelto".
La prima Hop Art prodotta nel 2011 era un Golden Ale luppolata con Ahtanum e Sorachi Ace; nel 2013 fu la volta del Mosaic, protagonista di una single-hop, mentre lo scorso anno furono utilizzati Mosaic ed Equinox a dare forma a quello che è stato lo stile-novità del 2014 in Italia, le Session IPA: la birra risultò anche essere una delle migliori bevute italiane sul blog.
Lo scorso maggio viene annunciata la Hop Art 2015: squadra vincente non si cambia? Quasi, visto che il risultato è ancora una Session IPA, (la moda non è ancora passata) e oltre al ritorno dell'Equinox c'è il classico Simcoe ad accompagnare un altro luppolo americano, sviluppato nel 1974 dalla Ministero dell'Agricoltura statunitense, chiamato Comet.
Leggera modifica in etichetta, che quest'anno riporta chiaramente la scritta "Session India Pale Ale" al posto della generica parola "birra". Nel bicchiere arriva dorata, leggermente velata, formando un bianco cappello di schiuma cremoso, molto compatto e molto persistente.
Il bouquet aromatico è molto ben assemblato, bilanciando i profumi dolci di frutta tropicale (ananas, mango, papaya) con quelli degli agrumi (cedro, limone, mandarino); sono le variazioni di temperatura a far sì che predomini una componente rispetto all'altra. Ottima la pulizia, e benissimo anche intensità e freschezza. Praticamente perfetta la sensazione palatale, con il giusto livello di bollicine e la necessaria leggerezza e vivacità per potersi candidare al ruolo di session beer estiva. Ed il gusto è piacione e ruffiano al punto giusto, senza mai sconfinare nella cafoneria, dispensando frutta in abbondanza coscienziosamente distribuita tra agrumi (limone, cedro, pompelmo) e tropicale (ananas, mango/pesca). La base maltata (crackers, accenno di miele) fornisce il necessario supporto alla generosa luppolatura che trova il suo punto si sfogo nell'amaro finale, spiccatamente zesty ed intenso quanto basta per proseguire ad oltranza la bevuta. Una session beer molto pulita e profumata, rinfrescante e dissetante, impeccabile nella sua semplicità, che ha l'unico difetto, se così si può dire, di durare troppo poco nel bicchiere. L'edizione 2015 mi sembra un po' più equilibrata rispetto alla 2014, che mostrava invece un profilo agrumato molto più sfacciato e predominante. L'appuntamento - direi ormai un must estivo - è già fissato per l'edizione 2016.
Formato: 33 cl., alc. 4.4%, lotto 258, scad. 19/03/2016, pagata 3,80 Euro (foodstore, Italia)
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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