Nuovo appuntamento con il birrificio Ballast Point, San Diego, California: dopo la sontuosa e massiccia Victory At Sea di qualche settimana fa si naviga questa volta nelle acque più tranquille della Porter chiamata Black Marlin. Anche questa birra come tutte le Ballast Point ha un nome collegato in qualche modo al mare; il Black Marlin ritratto in etichetta è infatti un grosso pesce, simile al Vela, che si trova nelle regioni tropicali e sub-tropicali dell'oceano Indiano e Pacifico. E' uno dei pesci più veloci al mondo, capace di raggiungere i 130 km/h: questa caratteristica lo rende un trofeo estremamente ambito nelle gare di pesca sportiva, è il sogno di ogni pescatore che deve battagliare a lungo prima di riuscire ad averla vinta su questo potente pesce che può arrivare a cinque metri di lunghezza e ad una tonnellata di peso.
A questo imponente abitante dei mari Ballast Point dedica la sua Porter, la cui ricetta dovrebbe prevedere un mix di malti Black, Crystal e Chocolate, luppoli Galena e Centennial. La birra ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi californiani (Los Angeles International Beer Competition, California State Fair), un bronzo al Great American Beer Festival del 2003 e un argento al US Beer Open Championship del 2015; il birrificio ne consiglia anche un eventuale blend con la Big Eye IPA per dare così forma alla Black Eye.
La bottiglia di questa "hop forward Porter" ha poco più di un anno di vita con il passare del tempo che non ha certo giovato alla componente luppolata: vediamo che cosa rimane di tutto il resto. E' splendida nel bicchiere, quasi nera con una compatta e cruentissima schiuma beige, dalla trama fine e molto persistente.
L'aroma benché pulito non è certamente entusiasmante, con un'intensità molto bassa dalla quale emergono i leggeri profumi dell'orzo tostato, del fruit cake, del caramello e del cioccolato. Un inizio un po' sottotono che fortunatamente trova un pronto riscatto al palato dove c'è innanzitutto un mouthfeel morbido e gradevolissimo, fatto da poche bollicine ed una consistenza leggermente oleosa. Passano in rassegna orzo tostato, liquirizia, caffè e cioccolato su una base dolce di caramello, fruit cake e prugna disidratata. La prima parte indugia proprio in questo dolce per poi scivolare progressivamente nell'amaro intenso ed elegante del caffè e delle tostature, del terroso ed un ricordo resinoso di quella che immagino era un'abbondante luppolatura. La porter di Ballast Point è molto scorrevole e facile da bere nonostante un sottofondo etilico che riscalda delicatamente tutta la bevuta: il livello è piuttosto buono anche se non ci ho trovato molte emozioni ed anche se pulizia e finezza sono ancora migliorabili.
Formato: 65 cl., alc. 6%, lotto BM 199 / 15 002.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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