Di Camba Bavaria vi avevo parlato in già in più di una occasione; il birrificio è stato aperto nel 2008 a Truchtlaching, nella regione bavarese del Chiemgau ed in prossimità del Chiemsee, una delle mete estive preferite dagli abitanti di Monaco e non solo. Il birrificio, lo ricordo, è una “costola” della BrauKon GmbH fornitore d’impianti per birrifici e brewpub in tutto il mondo: nei locali sulla riva del fiume Alz potete ovviamente assaggiare tutte le birre e mangiare, nell’immancabile e panoramico “Biergarten”. A produrle un team di una decina di birrai, affiancati da un manipolo di biersommelier che organizzano anche eventi nei locali del birrificio; a Truchtlaching vi era un tempo un insediamento di celti e “Camba” è infatti una parola Celta che significherebbe “bollitore”.
Camba Bavaria ha anche aperto da qualche anno un beer-bar a Monaco, chiamato Munich Tap House, dove oltre alle proprie produzioni potrete assaggiare numerose birre importate dall’estero; a 200 chilometri di distanza, a Gundelfingen an der Donau, nei pressi di Ulm, si trova la Old Factory Brauerei & Craft-Bierwelt: qui è dove avvengono gli affinamenti in botte di Camba.
Il birrificio è uno dei precursori della cosiddetta “craft beer revolution” tedesca, e forse il primo in una regione (la Baviera) dalle tradizioni ben salde e difficili da scalfire; oltre agli affinamenti in botte, la produzione si suddivide tra gli stili tradizionali e la gamma delle “international beers”, ispirate alla tradizione anglosassone, belga e all’innovazione statunitense, anche se ciò a volte significa “violare” l’editto di purezza. E’ questo il caso della Coffee Porter, prodotta con aggiunta di caffè e una luppolatura di EK Goldings, Cluster e Fuggles.
Molto bella nel bicchiere, “vestita” quasi di nero con un cremoso cappello di schiuma nocciola fine e compatta dall’ottima persistenza. Al naso ci sono i profumi del pane nero, del caffe liquido ed in chicchi, dell’orzo tostato, con in sottofondo lievi sfumature di mirtillo e di cenere. Benino la pulizia e l’eleganza, solo discreta l’intensità. Il percorso prosegue in linea retta al palato, dove il dolce sottofondo di caramello (con un tocco di vaniglia) è la base sulla quale s’appoggiano l’orzo tostato, la crosta del pane nero, il cioccolato ed il caffè che diventa progressivamente il protagonista della bevuta. Poche le bollicine, corpo tra il medio ed il leggero con una sensazione palatale a mio parare un pelino troppo acquosa. Pur non brillando di pulito risulta ugualmente una discreta porter caratterizzata da un amaro intenso ma “educato”, ben stemperato dall’acidità dei malti scuri, e da un retrogusto che si snoda tra il tostato, il terroso ed il caffè. L’intensità è buona, gli ampi margini di miglioramento riguardano secondo me l’eleganza e la finezza del suo elemento principale, ovvero il caffè.
Solo un breve accenno alla seconda Porter prodotta da Cambia, una smoked/affumicata che rappresenta anche una delle ultime novità. E' una produzione stagionale invernale, annunciata a gennaio 2015 e presentata ovviamente alla Tap House di Monaco, il locale di proprietà del birrificio. Non ho molto da dire a riguardo perché purtroppo questa bottiglia ha preso rapidamente la strada del lavandino. Si salva solo il gradevole aspetto, tra l’ebano scuro ed il rosso rubino: l’aroma annuncia il disastro con note salmastre mescolate ad un affumicato che richiama la gomma e la plastica. Al palato c’è una bella infezione in corso, con l’acido lattico che si mescola alla plastica affumicata per quello che risulta praticamente un bicchiere d’acqua sporca. Non dovrebbe, ma a volte capita.
Nel dettaglio:
Camba Coffee Porter, formato 33 cl., alc. 5.4%, IBU 34, lotto 181 17, scad. 30/03/2016, 3.00 Euro (beershop, Germania)Camba Smoked Porter, formato 33 cl., alc. 6.3%, lotto 336 142, scad. 02/09/2016, 2.37 Euro (beershop, Germania)
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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