sabato 20 febbraio 2016

HOMEBREWED! Samuele Cesaroni: Summer Ale, American IPA, Imperial Stout

Ritorna prima del previsto la rubrica dedicata alle produzioni casalinghe, ma ricevo birre che vanno bevute fresche e non è il caso di farle aspettare: così a febbraio si raddoppia. 
Oggi tocca a Samuele Cesaroni, homebrewer  a Pienza  da “solo” due anni ma con un’elevata frequenza di produzione, ormai bi-settimanale; prima della passione per la produzione c’è ovviamente quella per il “bere bene”.  Responsabile è la craft beer revolution americana scoperta durante una vacanza in Alaska: al ritorno Samuele diventa “degustatore professionista ADB” affiancando alle produzioni casalinghe anche la frequentazione di corsi, incluso quello organizzato dal CERB di Perugia.  La cosa più interessante è che Samuele è in procinto di fare il suo debutto nel mondo dei “professionisti”: entro l’anno sarà infatti operativo il suo birrificio all’interno di un suggestivo casale della Val D’Orcia nel quale sono già avviati da anni un agriturismo e un ristorante. 
L’impianto sarà uno Spadoni da 6hl, con cantina di fermentazione da 22hl; il progetto prevede anche la realizzazione di una piccola taproom adiacente al birrificio dove sarà possibile assaggiare tutte le birre abbinandole a taglieri di formaggi e salumi. Non ultimo, nei campi circostanti sta nascendo un luppoleto nel quale saranno coltivate cinque varietà di luppolo americano, per un totale di circa quattrocento piante; da quanto mi dice Samuele i primi esperimenti con Cascade e Chinook hanno dato risultati piuttosto incoraggianti. Ma passiamo rapidamente alla sostanza, visto che Samuele mi ha spedito ben tre birre che ho deciso di raggruppare in un unico appuntamento. 
In ordine di “grandezza”, inizio da una Summer Ale (3.6%) realizzata con frumento, malti Pale, Carapils e Chocolate, luppolatura di Mosaic ed Amarillo con dry-hopping di quest’ultimo; il lievito è WLP090.  Nel bicchiere è velata con un colore a metà strada tra l’arancio ed il dorato; schiuma bianca, compatta e cremosa, ottima la persistenza. L’aroma è molto fresco e pulito, con buona intensità ed eleganza:  la macedonia di frutta ospita mandarino, pompelmo, cedro, polpa d’arancia, papaia e melone. La bevuta è ovviamente facile e molto veloce: il corpo è molto leggero, con i malti (crackers, cereali) ed un accenno di dolce tropicale a sorreggere la generosa luppolatura che porta rapidamente la birra in territorio agrumato. Pompelmo e limone protagonisti, con l’amaro che s’intensifica nel finale dove accanto alla componente “zesty” arriva quella erbacea; molto bene pulizia ed eleganza, anche quando la birra si scalda e l’amaro diventa più intenso lasciando un lungo retrogusto. Ben fatta, facilissima da bere, profumata e con un’ottima intensità, mi sembra una birra di buon livello già pronta per una produzione professionale; volendo essere proprio pignoli è forse un pochino slegata in bocca, il cereale a tratti è forse un po’ troppo invadente e personalmente abbasserei un pochino il livello d’amaro, che non dovrebbe mai saturare il palato in una birra dalla bassa gradazione alcolica de bere ad oltranza nel corso di una serata.  
Passiamo all’American IPA: 7% ABV, malti Pale, Carapils e fiocchi d’avena, luppoli Amarillo, Columbus, Simcoe e Mosaic, quest’ultimi tre usati anche in dry-hopping; il lievito è Atecrem. All’aspetto è arancio carico velato, qualche riflesso dorato: bene la schiuma, biancastra e cremosa, persistente. Il naso viaggia sui binari della frutta tropicale: soprattutto mango e ananas, con melone e pompelmo a contorno. La bottiglia ha un mese di vita ed i profumi sono freschi e discretamente intensi. Al palato noto subito una pesantezza “tattile” secondo me un po’ eccessiva; la birra ha corpo medio e potrebbe scorrere un meglio. Il gusto mantiene buona corrispondenza con l’aroma, la partenza è dolce tra caramello e tanta frutta tropicale, l’amaro fa inizialmente un po’ fatica ad emergere arrivando a ritagliarsi un ruolo da protagonista quasi all’ultimo secondo, in un finale resinoso nel quale avverto quasi una nota balsamica che mi ricorda la menta. Un lieve tepore etilico fa capolino nel lungo retrogusto. In assenza di evidenti difetti,  questo primo tentativo di Samuele di produrre un’American IPA è discreto: secondo me c’è da lavorare su pulizia ed eleganza, rendendo più armonici i vari passaggi della bevuta. Al “fruttatone” tropicale iniziale forse gioverebbero un po’ di agrumi, così come l’amaro conclusivo batte molto sul tasto della resina senza affiancarle compagni di viaggio: lo stesso passaggio tra dolce e amaro è secondo me un po’ brusco e si dovrebbe ammorbidire un po’.
Il trittico si conclude con una robusta (9.9%) imperial stout prodotta con malti Maris Otter, Brown, Chocolate, Roasted e Peated, luppoli Columbus e Cascade, lattosio e chips di quercia lasciate per un mese durante la maturazione della birra.  Si presenta quasi nera, formando solo un "dito" di schiuma cremosa e abbastanza compatta che svanisce abbastanza rapidamente. L'aroma offre cioccolato al latte, chicchi di caffè, lievi sentori di carne, accenni di torba e di cenere. L'approdo al palato è piuttosto gradevole, con un corpo medio-pieno, poche bollicine ed una morbida consistenza oleosa; ritornano caffè e tostature, cioccolato amaro e liquirizia, bilanciati dal sottofondo dolce di cioccolato al latte, gianduia (vaniglia?), caramello bruciato. La componente etilica non si nasconde, ma il sorseggiare non è troppo difficoltoso: il livello s'alza un po' nel retrogusto, con un leggero effetto "bruciante" che accompagna le note di caffè, tostature, cioccolato assieme ad una delicatissima torbatura.  Anche qui non ci sono difetti o off-flavors e il livello è abbastanza buono; come per l'American IPA c'è da lavorare per alzare il livello di pulizia e di eleganza complessiva, sia per l'aroma che per il gusto, e da tenere un po' più sotto controllo la componente etilica che a tratti alza un po' troppo la testa.
Ringrazio Samuele per avermi inviato le sue produzioni; di seguito i dettagli e la valutazione su scala BJCP:
Summer Ale - formato 33 cl., alc. 3.6%, IBU 27, OG 1035, imbott. 05/01/2016.
Totale 39/50 (Aroma 9/12, Aspetto 3/3, Gusto 15/20, Mouthfeel 4/5, Impressione generale 8/10)

American IPA Ale - formato 33 cl., alc. 7.0%,  IBU 71, OG 1065, imbott. 13/01/2016.
Totale 34/50 (Aroma 7/12, Aspetto 3/3, Gusto 13/20, Mouthfeel 4/5, Impressione generale 7/10)

Imperial Stout - formato 33 cl., alc. 9.9%, IBU 95, OG 1107, imbott. 09/08//2015.
Totale 35/50 (Aroma 7/12, Aspetto 3/3, Gusto 14/20, Mouthfeel 4/5, Impressione generale 7/10)

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