mercoledì 12 marzo 2014

Bear Republic Big Bear Black Stout

Con un po’ di nostalgia (quasi due anni dall'ultimo incontro) si torna a parlare del birrificio californiano Bear Republic, fondato nel 1996 a  Cloverdale, in pieno territorio vinicolo (Sonoma County), da  Richard “Ricardo” Norgrove, sua moglie Tami e suo padre Richard (senior).  La Racer 5 IPA è la loro birra più famosa, che impegna circa l’85% della loro produzione, seguita da altre birre molto apprezzate come la APEX (Double IPA), e la Hop Rod Rye Ale. Grazie alla prima espansione avvenuta nel 2006 il birrificio produce oggi circa 65.000 barili anno, a fronte di una capacità di circa 200.000; non è certo la domanda dei clienti quella che manca, ma piuttosto la quantità di acqua disponibile nella città Cloverdale. Attualmente il birrificio è autorizzato ad utilizzare solamente 8 milioni di galloni di acqua all’anno. La principale fonte di approvvigionamento idrica (il fiume Russian)  è infatti a rischio siccità a causa della mancanza di pioggia che da affligge in questo periodo (ma non solo) la zona della California del Nord.  Già a novembre 2013 il birrificio aveva co-finanziato con 466.000 dollari lo scavo di due nuovi pozzi idrici che a partire dal prossimo luglio saranno destinati ad aumentare le risorse di acqua disponibili in città;  ora la Bear Republic si è offerta di prestare alla municipalità quasi tutta la cifra necessaria per installare le linee idriche che collegheranno i pozzi alla rete cittadina. Il birrificio ha inoltre pesantemente investito (si parla di circa un milione di dollari) in un sistema di riciclo dell’acqua chiamato EcoVolt, inizialmente sviluppato per l’esercito americano; l'attrezzatura, che è ospitata all'interno di una sorta di container, permette non solo di riciclare gran parte delll'acqua usata ma anche di generare biogas, ovvero una fonte di energia immediatamente utilizzabile. 
Cerchiamo quindi di recuperare liquidi andando a stappare una bottiglia dell'imperial stout prodotta da Bear Republic, chiamata Big Bear Black Stout; il birrificio californiano non è certo famoso per produrre birre estreme ed annienta-palato, ma piuttosto delle birre molto bilanciate che si riescono a bere con grande facilità. Non fa eccezione questa Big Bear, un'imperial stout (o semplicemente un'american stout, per come la definisce il birrificio) dal contenuto alcolico tutto sommato modesto (8.1%) e luppolata con Centennial e Cascade; numerosi i riconoscimenti ottenuti, tra i più importanti ci sono l'oro alla World Beer Cup del 2002 e un argento nella categoria American-Style Stout del Great American Beer Festival del 2007.
Si presenta di uno splendido color nero, impenetrabile; il cappello di schiuma color beige che si forma è compatto, fine, cremoso e molto persistente. Inappuntabile. Al naso sentori di mirtilli, frutti di bosco, uvetta, prugna, caffè ed orzo tostato: pulito, elegante e di buona intensità. Si parlava poco prima di Bear Republic come un birrificio che spesso sceglie di privilegiare la facilità di bevuta piuttosto che l'estremismo e questo orientamento si riflette perfettamente nel bicchiere. Il corpo è medio, con poche bollicine ed una consistenza oleosa, che sacrifica un po' la morbidezza e la cremosità per favorire invece la facilità di scorrimento; non ci sono invece compromessi per quel che riguarda l'intensità. Il gusto è amaro e ricco di tostature e caffè liquido, con qualche sfumatura di cioccolato amaro e di liquirizia; solo quando la birra si scalda si fa più presente l'alcool, portando con sé delle gradevoli note di frutta sotto spirito. Ma è nel finale che questa Big Bear Black Stout dà il meglio di sé: una discreta luppolatura (resina) ed una lieve acidità lavano bene il palato, creando quel brevissimo momento di vuoto, quasi di silenzio, necessario per poter poi assaporare tutte le sfumature del retrogusto: lieve tabacco, affumicato ed una lunga tepore etilica, molto morbida, che ben accompagna l'amaro del caffè.  Ben fatta, pulita, intensa e gustosa, non necessita praticamente di nessun impegno per essere bevuta, ed il bomber da 65 cl. si svuota più in fretta del previsto; avercene, di birre così.
Formato: 65 cl., alc. 8.1%, IBU 55, lotto e scadenza non riportati, pagata 6.31 Euro (beershop, Inghilterra).

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