giovedì 20 marzo 2014

La Gargouille Happy Hop

Continua il viaggio un po' masochistico alla scoperta di nuovi microbirrifici francesi, una nazione in cui sta prendendo piede in modo ancora abbastanza approssimativo una piccola "rivoluzione" di birra "artigianale"; il risultato è che spesso la velocità e l'entusiasmo con cui i birrifici muovono i primi passi non è esattamente sinonimo di qualità, anzi. Personalmente - tranne alcune eccezioni -  ho raramente avuto soddisfazioni bevendo birre francesi, anche prima della "craft beer revolution"; se le classiche produzioni francesi  blonde /ambrée/ blanche /noir non entusiasmavano, la moda che sembra aver preso piede di sfornare APA ed IPA mi fa fin'ora lasciato altrettanto perplesso.
Non si salva neppure la Brasserie La Gargouille, fondata nel 2011 dal birraio Benoit Arnaud a St. Symphorien d'Ozon, pochi chilometri a sud di Lione.  Praticamente queste sono le uniche informazioni reperibili in rete su questo microbirrificio "la Gargolla", un nome - rappresentato anche in etichetta - che ovviamente fa subito pensare agli americani di Stone; ora riesce davvero difficile giustificare, nel 2014, il fatto che un'azienda non abbia uno straccio di presenza, anche minima come una misera pagina Facebook, in internet. Ma tant'è..
Happy Hop è il nome di una (Double) India Pale Ale che arriva nel bicchiere di colore arancio, con riflessi ramati; la schiuma è abbastanza generosa, biancastra, di discreta finezza e persistenza. Il naso, poco pronunciato, non è certo quello che vorresti trovare in una IPA; qualche puzzetta (formaggio), lievi sentori floreali e di agrumi (arancio e pompelmo), ed una percepibile presenza etilica. Non abbastanza per guadagnarsi la sufficienza, ma non è che la palato le cose migliorino. Il gusto è sporco e lievitoso, la bevuta pesante: biscotto, lieve presenza sciropposa di agrumi  e soprattutto un amaro erbaceo e vegetale assai poco raffinato e gradevole. C'è un discreto warming etilico (8.5%)  ma non è certo questo che rallenta la bevuta. Ci vorrebbero impegno e costanza per finirla, ma alla fine prevale il desiderio di versarne buona parte nel lavandino. Birra quasi a livello di (inesperto) homebrewer, poco profumata, sporca e molto poco buona: non è che la completa assenza del birrificio in internet sia solo volontà di non rendersi assolutamente reperibile agli insoddisfatti bevitori ?
Formato: 33 cl., alc. 8.5%, scad. 09/2015, pagata 3.90 Euro (beershop, Francia).

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