martedì 4 luglio 2017

Hoppin’ Frog Cafe BORIS

Ci sono birre che riuscirete a possedere solamente andando al birrificio nel giorno in cui vengono messe in vendita, naturalmente dopo aver affrontato diverse ore di fila. Ma volte non basta neppure quello: sarete magari chiamati a partecipare ad un sorteggio on-line che decreterà chi saranno i fortunati in grado di acquistarla, ovviamente recandosi al birrificio. In alternativa preparatevi ad organizzare scambi con birrofili che vivono dall'altra parte dell'oceano, magari offrendo loro in cambio qualche  lambic o gueuze d'annata. Oppure potete alimentare il cosiddetto black market, pagando centinaia di dollari a chi è stato capace, eludendo il sempre presente "limite d'acquisto per cliente", a mettere in cantina decine di rarissime bottiglie. Le Imperial Stout, meglio se barricate, sono una delle tipologie di birre che maggiormente alimenta questo hype.
E mentre il mercato della craft beer spinge sempre più alla ricerca di rarità e di bottiglie introvabili, vi sono delle certezze fortunatamente accessibili in molti beershop a prezzi ancora ragionevoli. E' il caso della B.O.R.I.S. The Crusher, prodotta dal birrificio Hoppin’ Frog di Akron, Ohio, già passato sul blog in diverse occasioni. B.O.R.I.S. sta per Bodacious Oatmeal Russian Imperial Stout: viene prodotta dal 2006, anno in cui il birraio Fred Karm (“la rana”, questo il soprannome che gli veniva dato in famiglia) ha aperto le porte di Hoppin’ Frog. Nella terra d'origine il bomber (65 cl.) costa circa 10 dollari.  Da sempre in cima alle classifiche di Beer Rating, per quel che conta, BORIS è la birra che ha portato a Karm i primi riconoscimenti e le prime medaglie (oro nel 2008 e nel 2011) al Great American Beer Festival. 
Della BORIS ne esistono oggi molte varianti, una inevitabile necessità commerciale di "sfruttare" una birra molto ben riuscita, una sorta di benchmark, per quel che mi riguarda, quando si parla di American Imperial Stout. Qualche anno fa mi era capitato d’assaggiare la versione barricata in botti di Heaven Hill Whiskey, ma ci sono anche la  BORIS Bairille Aois  (Whiskey Irlandese),  BORIS Royale (whiskey canadese),  BORIS Van Wink (Kentucky whiskey), BORIS Reserve e Grand Reserve (malti speciali europei anziché americani),  Rocky Mountain BORIS (in botti ex-whiskey dal Colorado), Rum Barrel Aged BORIS,  BORIS Batch #100 (malti speciali da Inghilterra e Belgio) e BORIS Batch #200 (invecchiata in botti di Kentucky Bourbon per cinque volte più a lungo rispetto alla BORIS Van Wink). 
Amo la BORIS di Hoppin Frog e spero un giorno di riuscire pian piano ad assaggiarne tutte le versioni.

La birra.
Debutta al Great American Beer Festival del 2010, ma per vederla in bottiglia bisogna attendere il 2013: la Cafe BORIS è una variante quasi obbligatoria di una grande imperial stout prodotta con  chicchi di caffè della Hippie Coffee Company in infusione a freddo.
Assolutamente nera, forma nel bicchiere una cremosa e compatta testa di schiuma color nocciola dalla buona persistenza. Il caffè è molto presente al naso, con grande pulizia ed eleganza: i profumi dei chicchi e del liquido (americano) affiancano le intense tostature dei malti, le note di cacao e di cuoio, quelle terrose. Il mouthfeel non presenta sorprese per chi già conosce la BORIS "normale": corpo quasi pieno con l'avena a donare una morbidissima cremosità che ne attenua la viscosità e che quasi contrasta con la durezza delle tostature. E' una imperial stout con poche bollicine che quasi accarezza il palato e lo avvolge con tanto caffè e intense tostature sostenute da un velo di caramello bruciato. L'alcool e la frutta sotto spirito si fanno sentire senza mai andare oltre il dovuto, regalando un intenso calore solamente nel retrogusto. La bevuta è potente e robusta ma non difficile ed è alleviata dalla generosa luppolatura che, a fine corsa, offre quasi un effetto rinfrescante con delle suggestioni di anice ad affiancare la componente resinosa, terrosa e torrefatta. Il caffè chiamato ad impreziosire la massiccia BORIS ruba un po' la scena agli altri elementi ma è giustamente il protagonista di una imperial stout al caffè. Attorno a lui potenza e aggressività formano una birra intensa, ricchissima, straordinariamente piacevole da sorseggiare senza grossi sforzi. Se come me amate la BORIS, amerete anche questa.
Formato: 65 cl., alc. 9.4%, IBU 60, lotto e scadenza non riportati.

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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