lunedì 18 marzo 2019

DALLA CANTINA: Alaskan Smoked Porter 2008

Birre e cantina: anche se la stragrande maggioranza delle bottiglie va bevuta fresca ogni birrofilo cela dentro di sé l’irrefrenabile desiderio di provare ad invecchiare i suoi acquisti. Per chi non ha molta esperienza e volesse approfondire la questione segnalo l’interessante libro Vintage Beer di Patrick Dawson; non è ancora stato tradotto in italiano ma al suo interno troverete tanti utili consigli su come allestire una piccola o grande cantina personale. Quali sono i fattori che contribuiscono positivamente all’invecchiamento di una birra, quali sono le tipologie maggiormente indicate all’invecchiamento, come invecchiarle e alcuni appunti di degustazione di diverse annate della stessa birra. 
Alla regola generale  che dice d’invecchiare “birre acide o birre scure dall’alta gradazione alcolica” ci sono alcune eccezioni e la birra di oggi è una di queste: parliamo della Smoked Porter del birrificio americano Alaskan che abbiamo già assaggiato in questa occasione quando era passato “solamente” un anno dall’imbottigliamento. 
Una birra che fa anche rivivere il processo usato alla fine del diciannovesimo secolo dai birrifici in Alaska: producevano porter con malti da loro stessi essiccati in forni alimentati ad ontano, il legname da sempre utilizzato dai nativi di quella regione per affumicare il pesce. E fu proprio ad un affumicatore di salmone che si rivolse il fondatore del birrificio Geoff Larson nel 1988, anno in cui la Alaskan Smoked Porter fece il suo debutto: è la birra che ha ancora detiene il record del maggior numero di medaglie (21) vinte nelle diverse annate del Great American Beer Festival. 
Dal libro Vintage Beer: “con una percentuale d’alcool del 6.5 non sembrerebbe essere una candidata all’invecchiamento. Ma i fenoli derivanti dall’affumicatura agiscono da preservante facendo in modo che la birra invecchi in modo eccezionale  come quelle con un contenuto alcolico di molto superiore”.  Secondo Larson “il fumo è molto evidente quando la birra è fresca, ma col tempo s’affievolisce lasciando il posto ad altri elementi che danno forma ad un profilo complesso. Dopo dieci anni questo si semplifica un po’ e il fumo ritorna ad essere protagonista”.

La birra.
Ottobre e novembre sono i mesi in cui ogni anno il birrificio Alaskan mette in vendita la sua Smoked Porter.  Non tutti i millesimi arrivano in Italia e  in Europa: attualmente nei vari beershop c’è ancora disponibilità delle annate 2013-2014 e se cercate bene potete trovarle a prezzi davvero sorprendenti.  Il prezzo del biglietto diventa invece più salato se volete tentare la sorte con qualche esemplare degli anni 90 (35 cl. ed etichetta color violetto) o dei primi anni 2000 (47 cl.). 
Noi facciamo un passo indietro nel tempo al 2008 quando la Smoked Porter spegneva la sua ventesima candelina. Giudicandola dall’aspetto non le daresti tutti questi anni:  la testa di schiuma è ancora generosa, compatta e piuttosto persistente. Il suo vestito è il classico ebano scuro, prossimo al nero. L’aroma è piuttosto intenso ed è dominato dal legno affumicato; impossibile non pensare allo Schwarzwalder Schinken, il prosciutto affumicato tedesco. In sottofondo emergono anche profumi di cioccolato, cola e caramello. Davvero pochi gli acciacchi dovuti all’età: si scorge giusto qualche accenno di gomma bruciata. Neppure il mouthfeel mostra particolari segni di cedimento e dopo dieci anni mantiene la stessa grande scorrevolezza e bevibilità delle bottiglie più giovani senza sembrare slegata o scarica. L’affumicato è il protagonista indisturbato dei primi sorsi e per apprezzare in pieno questa Smoked Porter dovete attendere che il vostro palato si abitui alla sua presenza per assistere alla sua “trasfigurazione”. Ecco affiorare biscotto, caramello, cola, prugna e uvetta, un sottofondo di cioccolato e un finale amaro di caffè prima del ritorno dell’affumicato che era improvvisamente scomparso. L’alcool (6,5%) è praticamente assente.  
Alla cieca credo sarebbe impossibile per chiunque dire che nel bicchiere c’è una birra che ha dieci anni d’età: il tempo sembra non essere passato.  Ed è forse questo pensiero ad emozionare maggiormente della bevuta in sé, comunque estremamente gradevole e soddisfacente ma incredibilmente priva dei classici segni del tempo. Una birra perfettamente conservata (quasi) come fosse nata ieri.
Formato 65 cl., alc. 6.5%, IBU 45, lotto 10/2008.

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

2 commenti:

  1. Mi incuriosisce sapere la temperatura di servizio delle birre che assaggi. E' sempre la stessa o varia d'accordo con la birra? Grazie

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    1. ovviamente varia. una pils o una lager non vanno bevute alla stessa temperatura di un barley wine. giusto per citare i due estremi.

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