Nel 2014 i poco più che ventenni Vincent Gerritsen e Mattias Terpstra fondano a Nijmegen (Olanda) il nanobirrificio Katjelam: è l’evoluzione naturale del loro hobby, l’homebrewing , col quale si esercitavano mentre erano alle prese con i loro studi di fisica. La produzione di Katjelam è tuttavia quasi subito insufficiente ad esaudire tutte le richieste, nonostante non si tratti di birre “convenzionali”: i due producono infatti esclusivamente birre a fermentazione mista. Terminati gli studi decidono di ripartire da zero: nome ed impianto nuovi, quest’ultimo situato all’interno dello stesso complesso industriale Honig di Nimega. “Il nome precedente, Katjelam, era troppo giocoso e la gente s’aspettava di bere delle birre completamente diverse da quelle un po’ acide che producevamo. Ciò ci ha portato anche molti commenti negativi su siti come Untappd”, ricordano i due.
Nevel Artisan Ales è il nuovo birrificio che debutta alla metà del 2017 portando avanti la stessa filosofia di Katjelam: non sono i luppoli ad essere protagonisti, ma i lieviti. Nel team entrano anche Vincent Gerritsen (amministrazione) e Joyce Janssen (sales e marketing): a disposizione vi sono anche quasi 200 botti che in precedenza avevano ospitato vino. Quasi metà della produzione Nevel subisce infatti un passaggio in botte. I quattro giovani sembrano avere le idee piuttosto chiare: produrre birre facili da bere, dal basso contenuto alcolico (4-6%) e utilizzando il più possibile ingredienti locali. Le ciliegie provengono da un piccolo frutteto nel sobborgo di Lent, erbe, fiori e mirtilli vengono raccolti nei campi circostanti o forniti dal progetto Foodforest Ketelbroek che si trova a dieci chilometri di distanza da Nimega.
Nevel collabora anche con la Staatsbosbeheer (organizzazione governativa olandese per la silvicoltura e la gestione delle riserve naturali) affidando la crescita ed il raccolto del proprio orzo ad alcuni agricoltori nei dintorni; il luppolo proviene dall’unico produttore biologico olandese, Hop voor Bier. E il lievito, vero protagonista delle birre? “Abbiamo sviluppato il nostro ceppo partendo dalle bucce degli acini d’uva che crescono nel giardino di mia madre”, dice Mattias “vogliamo che la gente s’avvicini e s’appassioni al mondo alle fermentazioni selvagge”.
Per fare questo a maggio 2018 Nevel ha inaugurato il proprio Proeflokaal (tasting room) con piccolo bottleshop annesso e una bella terrazza affacciata sul fiume Oversteek che è attualmente pronta ad accogliervi ogni venerdì e sabato, dal primo pomeriggio sino alle dieci di sera.La birra.
Minne è una saison a fermentazione mista (brettanomiceti ed il lievito della casa) prodotta con un piccola quantità di mele cotogne. La mela cotogna è il simbolo dell’amore e dell’amicizia – dicono alla Nevel - amare qualcosa o qualcuno, aprire il vostro cuore. E per il primo lotto Foodforest Ketelbroek ci ha donato l’intero raccolto di un annata molto poco fortunata, un paio di casse: per fortuna nel 2019 il raccolto è stato molto più generoso.
Assaggiamo una bottiglia del primo lotto che nacque a gennaio del 2018: il suo colore è assolutamente solare e luminoso, benché opalescente; la schiuma è pannosa ed ha una buona persistenza. Negli occhi e nelle narici c’è l’estate: fiori, agrumi, paglia, una delicata speziatura e un accenno dolce di frutta a pasta gialla. Fresco, intenso, pulito: un bel biglietto da visita che al palato trova le dovute conferme. La bevuta è snella e secca, estremamente dissetante e rinfrescante grazie ad una leggera acidità ed all’asprezza degli agrumi. Un tappeto fruttato dolce (mela cotogna? pesca e ananas) in sottofondo fa da bilanciere prima di un finale zesty e terroso dal livello d’amaro piuttosto contenuto. Quasi tutto bene, non fosse per qualche calo d’intensità che Minne subisce verso la fine del suo rapido percorso. Il livello è comunque molto buono: pulizia, carattere e quel tocco rustico che in birre di queste tipo non dovrebbe mai mancare.
Formato 37,5 cl., alc. 5.2%, imbott. 04/01/2018, scad. 04/01/2020, prezzo indicativo 6.00 euro (beershop)NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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