Del birrificio Avery di Denver, Colorado, e della sua storia vi avevo parlato qualche mese fa. Fu fondato dall’ex-homebrewer Adam Avery nel 1993 e nel 2015 ha completato un ambizioso piano di espansione costato oltre venti milioni di dollari; le vendite non sono però mai decollate e Avery ha dovuto cercare dei partner disponibili ad immettere la liquidità necessaria per andare avanti e ridurre l’esposizione debitoria con le banche. Non si sono fatti sfuggire l’occasione quelli spagnoli della Mahou San Miguel che nel 2014 avevano già rilevato il 30% del birrificio Founders: lo stesso è accaduto con Avery. E pochi mesi fa Mahou ha messo in pratica la seconda fase del piano passando da socio di minoranza a quello di maggioranza: 70% per Avery, 90% per Founders.
Colorado, Montagne Rocciose: il Rocky Mountain National Park è uno dei parchi più popolari degli Stati Uniti visitato da più di tre milioni di turisti ogni anno. Nonostante una cinquantina di vette che superano i quattromila metri d’altezza gli inverni in Colorado non sono particolarmente rigidi, con una temperatura media a valle di sette gradi centigradi. Per chi ha paura del freddo Avery offre una serie di birre invecchiate in botte dalla gradazione alcolica molto elevata, ma non solo. La birra stagionale invernale di Avery per eccellenza è “soltanto” una Old/Strong Ale d’ispirazione inglese dal contenuto alcolico di poco superiore all’8%.
La birra.
“Mi ispirai alla Old Peculier – ricorda Adam Avery - alla metà degli anni ’90 era una delle birre che bevevo maggiormente e, siccome possedevo un birrificio, pensai di fare qualcosa che le assomigliasse. Non volevo copiarla ma realizzare una birra che si basasse sulla ricchezza dei malti. La realizzammo per la prima volta nel 1997 in un periodo in cui non ce la stavamo passando molto bene e le nostre birre si vendevano poco. Ma questa ha sempre avuto grande successo a Boulder e quindi continuiamo a produrla ancora oggi. E’ una di quelle birra che mi ha aiutato a spiegare alla gente la differenza tra il nostro birrificio e quello che la maggior parte degli altri birrifici faceva in quel periodo Oggi abbiamo forse superato il punto in cui parlare di stagionalità non ha più senso: ci sono così tanti birrifici in giro e la gente vuole sempre qualcosa di nuovo da provare. Io mi rivolgo piuttosto a coloro che cercano semplicemente una birra intensa ma facile da bere per accompagnare i dolci e i lauti pasti delle festività: la nostra Old Jubilation è ancora lì”
La ricetta, disponibile anche per homebrewers volenterosi sul sito di Avery, prevede malti 2-Row, Black, Chocolate, Bonlander Munich e Gambrinus Honey, luppolo Bullion e lievito London Ale: nessuna di quelle spezie che vengono di solito utilizzate per le birre natalizie. Dal 2015 è disponibile anche in lattina, formato che credo abbia ormai sostituito definitivamente la bottiglia. Io vado invece a stappare un esemplare in vetro dall’età imprecisata.
Bel colore ambrato carico, splendidi riflessi rubini: nel bicchiere fa la sua figura e al naso regala profumi di ciliegia, uvetta e prugna, frutti di bosco, melassa, pane nero, biscotto e frutta secca a guscio. Nonostante la tradizione di riferimento sia quella inglese la carbonazione molto bassa le toglie un po’ di vitalità: il gusto mostra perfetta corrispondenza con l’aroma, espressione del ricco parterre dei malti utilizzati. Biscotto, caramello, toffee, uvetta e prugna, un amaro appena accennato di frutta secca a guscio. L’alcool quasi non si sente e in questo caso ne avverto un po’ a mancanza, visto che nel bicchiere abbiamo un cosiddetto Winter Warmer. Dolce ma perfettamente bilanciata, chiude con qualche remota suggestione di cioccolato che emerge man mano che la birra si scalda.
Le festività sono il tempo delle tradizioni, delle riunioni di famiglia, dei ricordi: la Old Jubilation Ale di Avery è la scatola degli addobbi natalizi che tirate fuori dal ripostiglio ogni anno in dicembre. Sapete perfettamente cosa c’è dentro e dentro di voi provate un piacevole misto di gioia e noia per quello che vi attenderà a breve.Formato 35,5 cl., alc. 8.3%, IBU 45, lotto e scadenza non riportati, prezzo indicativo 4.00-5.00 euro (beershop)
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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