Villaggio di Templeuve, Tournai, Vallonia: risale al 1753 il primo documento storico che attesta la presenza di un produttore di birra. E’ il testamento di Jacques Descamps che lasciava al figlio Nicolas la propria casa ed un altro edifici da utilizzare per la produzione e la somministrazione di birra. Il nipote di Nicolas, Denis Delecoeuillerie, cede nel 1856 la brasserie al giovane nipote francese Jean-Baptiste Agache che gestisce il birrificio assieme ai figli Arthur e Charles sino all’inizio del primo conflitto mondiale, quando i tedeschi confiscano tutti gli impianti.
La produzione riparte nel 1918 sfruttando uno dei pochi birrifici sopravvissuti alla guerra, Duchâtelet a Néchin: è solamente nel 1926 che la famiglia Agache riesce a rimettere in funzione il proprio impianto in Rue Cazeau a Tournai, ad un paio di chilometri di distanza da Templeuve. Nasce la Brasserie de Cazeau che verrà guidata sino al 1952 da Maurice Agache. Il testimone passa poi nelle mani del figlio Jean assistito dal fratello minore Maurice, ma la birra ambrata Cazbier che sino ad allora occupava la maggior parte della produzione inizia a perdere colpi: i gusti dei consumatori si stanno orientando sempre di più verso le basse fermentazioni, pils e lager, prodotte dai grandi birrifici industriali. Nel 1969 anche la Brasserie de Cazeau, come tutti gli altri birrifici della regione del Grand Tournai, decide di spegnere gli impianti e di dedicarsi alla distribuzione di birre ed altre bevande.
E’ solamente nel 2002 che Laurent Agache, ingegnere civile che lavora nel settore delle costruzioni e secondo figlio di Jean, prova a riportare in vita la tradizione di famiglia assieme al cugino Quentin Mariage, perito chimico presso una ditta di fertilizzanti. In Inghilterra riescono a recuperare il vecchio impianto della Brasserie de Cazeau e lo riportano a casa apportando le necessarie modifiche; dopo due anni di tentativi a maggio 2014 nasce la Tournay Blonde, seguita nel 2006 dalla Tournay de Noël, nel 2007 dalla Tournay Noire e nel 2008 dalla Saison Cazeau. Quello che è iniziato quasi come un hobby, un'attività da svolgere nei weekend, è diventata una cosa seria e Agache ci si dedica a tempo pieno. La gamma “classica” si completa nel 2012 con la Tournay Triple, ma il birrificio ha prodotto occasionalmente una ventina di altre etichette spesso non più replicate.
L’ultima nata in casa Cazeau è la Hop Harvest 2019: a Tournai non fanno mistero di essersi ispirati a alla Harvest Ale più famosa di tutto il Belgio, quella che il birrificio De Ranke produce ogni anno ad una trentina di chilometri di distanza. Per la prima Hop Harvest di Cazeau è stata utilizzato luppolo Cascade raccolto in Belgio.
Il suo colore è oro pallido, quasi paglierino, la schiuma è perfetta: candida, pannosa e compatta, lunga ritenzione. Il naso è un piccolo capolavoro di finezza, equilibrio e fragranza: profumi floreali, erbacei, mandarino, arancia, pane e crackers, una delicata speziatura. La bevuta è agile e vivacemente carbonata come vuole la tradizione belga: il gusto non replica le meraviglie dell’aroma ma è comunque di livello. Malti leggeri (pane e crackers), suggestioni dolci di polpa d’agrumi, un pizzico di spezie e un finale secco, moderatamente amaro che si diversifica quasi equamente tra note erbacee, zesty e terrose. Ugualmente pulita ed elegante in bocca, ma meno intensa rispetto all’aroma, la Hop Harvest di Cazeau evapora dal bicchiere in pochi minuti. Il risultato è classicamente belga e moderno al tempo stesso: una Belgian Ale luppolata che piacerà a chi ama De Ranke e Brasserie della Senne. Non fatevela scappare.
Formato 33 cl., alc. 5%, lotto B04-19, scad. 02/2020, prezzo indicativo 3,50 euro (beershop)NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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