martedì 18 ottobre 2011

Meantime India Pale Ale

Ieri abbiamo brevemente parlato di una rinascita brassicola di Londra, e di come uno dei pionieri sia stata, una decina di anni fa circa la Meantime Brewing Company, fondata sulle rive del Tamigi, a Greenwich. Il birrificio nasce a fine 1999 dall'idea di Alastair Hook, londinese che ha studiato alla Heriot-Watt di Edimburgo ed ha poi svolto un tirocinio all’università birraia di Weihenstephan, a Monaco di Baviera. La sua formazione si completa con una viaggio negli Stati Uniti e con le letture dei libri di Michael Jackson. Dopo qualche anni in cui la Meantime opera principalmente a livello locale, nel 202 arriva la svolta: Alastair stringe un accordo con la catena di supermercati Sainsbury's, creando un’apposita gamma di birre (“Taste the difference”) che immediatamente godono di una enorme distribuzione nazionale. Nel 2003 viene inaugurata un’innovativa linea d’imbottigliamento (dal costo di 600.000 sterline) che consente alla Meantime non solo di abbattere alcuni costi, ma anche per imbottigliare per conto della Greene King (la IPA e la Beer to Dine For) e sfruttare al massimo la capacità del nuovo impianto. Nel 2004 la Meantime è l’unico birrificio inglese a portarsi a casa una medaglia dalla World Beer Cup di San Diego. L’anno successivo avviene la completa rivisitazione di logo, brand e packaging di tutte le birre; nascono - primo birrificio in Inghilterra a produrle - le bottiglie da 75 cl. con tappo di sughero. Nel 2006 arriva dalla World Beer Cup un’altra medaglia (oro, per la Coffee Porter) e nel 2007 vengono definiti nuovi accordi commerciali con i supermercati Waitrose. Gli spazi produttivi iniziano però ad essere stretti e nel 2009 partono i progetti di ricerca di una seconda nuova location. L’occasione – irripetibile – si presenta sotto forma del Old Royal Naval College di Greenwich. Una sezione dell’edificio aveva già ospitato un birrificio dal 1450 al 1860 e la Meantime – leggiamo – diventa il secondo birrificio al mondo ad avere una sede all’interno di un edificio tutelato dall’Unesco. Il risultato – birrificio, bar e ristorante annessi - lo potete vedere qui: http://www.oldbrewerygreenwich.com/ .
La gamma della Meantime è oggi reperibile abbastanza facilmente in Italia, anche se dobbiamo riscontrare che la distribuzione italiana non è molto premurosa con queste birre; le abbiamo spesso trovate in condizioni poco dignitose ed anche questa India Pale Ale, acquistata presso Eataly a Bologna non è stata un’eccezione. Il colore è rame/arancio, opalescente; la schiuma, ocra, è fine e cremosa ed abbastanza persistente. Naso praticamente morto, con quasi totale assenza di luppoli; rimane qualche sentore di lievito ed erbaceo. In bocca le cose migliorano appena un po’: solida base di malto e caramello, luppolatura stanca che apporta un amaro erbaceo un po’ pepato. Secca, dal corpo medio e mediamente carbonata. Lascia un retrogusto amaro vegetale con una nota alcolica che riscalda. Difficile giudicare una birra che sembra aver passato quasi un’estate al caldo. Peccato. Formato: 75 cl., alc. 7.5%, lotto 100627. scad. 03/09/2012, prezzo 8,40 Eur.


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english summary:
Brewery: Meantime Brewing Co., Greenwich, Greater London, England.
Appearance: cloudy copper/orange color with a creamy off-white head. Aroma: dead hops. Yeast on the nose, very light hints of grass. Mouthfeel: medium body, medium carbonation. Taste: a solid malty caramel backbone. The only hop flavor left is some herbal spices. Dry on the palate, leaves a hoppy bitter herbal aftertaste with a warm alcoholic touch. Overall: not really the best bottle in the world. Looks like a beer that has suffered of some high temperature. Difficult to judge this one properly. Bottle: 75 cl., 7.5% ABV, batch 100627, bb. 03/09/2012, price 8,40 Eur.

15 commenti:

  1. NOOOOOOOOOOOOOO..trattare male una ipa meantime è un delitto!!!

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  2. ultimamente sono davvero rimasto deluso dalla meantime

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  3. cazz non mi dite così..ho appena ordinato un cartone da 6 di ipa da 75...
    aiutoooo!!

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  4. Abbiamo avuto lo stesso problema con una Ipa, comprata in un noto beershop di Milano, rinunciando alla fine a recensirla.

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  5. Paradossalmente le Meantime si trovano più facilmente in Italia che in Inghilterra. Sarò entrato in una decina di beershop ma le Meantime non le ho mai viste.

    Difficile dire se quelle che arrivano in Italia sono massacrate dalla distribuzione o se ci sono dei problemi a monte. La Pale Ale bevuta ieri sera (Italia) era non memorabile ma sostanzialmente discreta.

    Ho solo una porter in cantina che viene dall'inghilterra, vedremo se si nota la differenza... ?

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  6. Mi è capitato di comprare una bottiglia piccola da ATuttaBirra nel 2009. Era completamente in forma ed ottima

    Maltis

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  7. Pardon , ho dimenticato di dire che si trattava di una ChocolateStout.

    Maltis

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  8. Ciao, in qualità di importatore di Meantime per l'Italia, ci tengo a specificare che il lotto che correttamente riporti è entrato nel nostro magazzino direttamente dal birrificio in data 21/03/2011 ed è uscito tutto entro maggio 2011. Di conseguenza un lotto che sicuramente non ha sofferto il caldo "in distribuzione" e non credo nemmeno in negozio, considerato che Eataly ha una buona temperatura dove conserva le birre. Aggiungo che non stocchiamo a lungo la birra e la importiamo in piccole quantità, appunto per il fatto che le birre inglesi, soprattutto gli stili più delicati (non meantime ipa in ogni caso) possono subire gli effetti del tempo (attenzione che comunque queste sono birre piuttosto stabili e vengono filtrate prima della rifermentazione in bottiglia con lievito nuovo).
    Infine specifico che esiste un mercato parallelo per meantime e molta di questa viene dall' Olanda.
    Mi scuso per i noiosi dettagli , ma visto che siamo stati chiamati in causa direttamente mi sembravano dovuti.

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  9. @ Anonimo Importatore:
    grazie per i chiarimenti. Ovviamente l'importatore non può controllare al 100% la catena che porta al bevitore finale. Potete anche trasportare o stoccare in modo refrigerato ma se poi un cartone rimane nel magazzino di un punto vendita per qualche settimana a 30 gradi... Non era una "lamentela" specifica verso voi/l'importatore, ma verso la distribuzione in generale. Resta il fatto che la bottiglia (acquistata a metà settembre 2011) era abbastanza "svanita".

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  10. effettivamente mi ha sorpreso che tu abbia trovato un lotto così vecchio in quanto da Eataly hanno una rotazione molto alta (mi viene da pensare ad un errore di magazzino). Però, conoscendo la birra, rimango poco convinto che la stanchezza dei luppoli possa essere stata causata dalle alte temperature. abbiamo avuto lotti più o meno in forma e non dipendeva dalle condizioni di trasporto - è una birra piuttosto robusta. purtroppo non ho più qui nessuna bottiglia di quel lotto per avere una conferma.
    lorenzo

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  11. ...ma poi sta ipa non doveva sopportare le pene dell'inferno per arrivare all'India?!?
    ;)

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  12. sì ma a quei tempi "se bevevano de tutto" (cit.), non stavano a discuisire sui luppoli stanchi.. :)

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  13. mi sa che anche attualmente "se beveno de tutto" sono una minoranza gli appasionati che si rendono conto che il valore del luppolo sta nella freschezza. Gli altri riescono ad apprezzare anche la "nocciola" o "l'erba secca". E tanti birrifici danesi li ricercano pure tali sapori...

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  14. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  15. Provata alla spina, piaciuta per le note di luppolo e caramello.

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