Ci sono delle birre che fanno la fortuna di un birrificio e, nel caso degli inglesi di Buxton, questa è la Axe Edge. La birra è uno dei primi cambiamenti messi in atto a Buxton da James Kemp, birraio neozelandese proveniente da Thornbridge dove ha tra l’altro elaborato la ricetta della Black IPA Wild Raven: il mix originale di luppoli Cascade, Hallertau, Chinook e Golding viene sostituito da Nelson Sauvin, Citra ed Amarillo. Kemp, annunciato proprio in questi giorni come nuovo birraio alla Marble di Manchester, giunse alla Buxton nel 2010 per poi essere sostituito nella primavera del 2013 da Colin Stronge: curiosamente, Stronge aveva lavorato in precedenza per nove anni proprio alla Marble.
L’Axe Edge di Buxton prende il suo nome dall'omonimo altopiano a sud-ovest della località di Buxton; nel 2011, quando la “craft beer revoultion” inglese sta iniziando a diffondersi con più decisione, viene definita come una “Double IPA” con un ABV di 6.8%: la percentuale di alcool è rimasta invariata ma attualmente sulla nuova etichetta compare solo la scritta India Pale Ale. Anche perché nel frattempo il birrificio del Peak District ha alzato di parecchio l’ABV delle sue “imperiali” con la Wyoming Sheep Ranch (8.4%) e soprattutto con la Two Ton (11%); nella stessa categoria (10%) si colloca la versione celebrativa e potenziata (“on steroids”) proprio della Axe Edge, chiamata Double Axe che viene prodotta una volta l’anno.
Ma le celebrazioni della flagship beer Axe Edge non sono finite. Nel 2014 Buxton annuncia l’arrivo di una nuova versione della birra chiamata Ace Edge: come il nome può far intuire, protagonista di questa variazione è il luppolo giapponese Sorachi Ace. Quello che onestamente non sono riuscito a capire è se sia stato utilizzato solamente questo luppolo o se, sia stato semplicemente aggiunto al mix; l’unica certezza è che l’ispirazione per questa “variante” non è la nostra Zona Cesarini ma la birra Neapolitan che viene prodotta dal birrificio del Kent inglese Alpha State, una Dunkelweizen realizzata con Sorachi Ace. A fine ottobre 2015 Buxton imbottiglia un nuovo lotto di Ace Edge, finalmente disponibile anche in Italia; in Inghilterra la birra è stata anche occasionalmente servita attraverso un Randall di Sorachi Ace e cocco.
Il suo bel colore velato si colloca tra l’arancio ed il dorato, con un compatto e cremoso cappello di schiuma bianca che ha un’ottima persistenza. Il naso ancora fresco e molto pulito, dispensa eleganti ed invitanti profumi di frutta appena tagliata: mango, ananas, pompelmo e arancio, melone retato, lychee e lampone, bubble-gum (Big Babol); in sottofondo qualche accenno di resina. Un aroma che – a memoria – non mi sembra molto differente da quello della sorella Axe Edge; per quanto mi sforzi, non riesco a trovare nessuna presenza di “cocco”, uno dei tratti caratteristici del Sorachi. Benissimo l’aroma e sullo stesso livello si mantiene il gusto, benché meno ruffiano: qui la componente “succosa e fruttata” è forse meno dominante rispetto alla Axe Edge, ma la bevuta risulta ugualmente gradevole. Si parte con un imbocco di leggero biscotto e miele per poi passare al dolce del tropicale, subito incalzato da un amaro vegetale, resinoso e “pepato”, quasi scevro della componente “zesty”. Il finale è in crescendo, incalzato da un delicato tepore etilico che sfocia in un retrogusto amaro piuttosto lungo ed intenso, elegante, sempre molto pulito. Ottima la sensazione palatale, o “mouthfeel” che dir si voglia; corpo medio, la giusta quantità di bollicine, presenza morbida che non ne rallenta affatto la scorrevolezza. Una gran bella IPA profumata e molto ben fatta, ancora piuttosto fresca e quindi decidetevi in fretta se avete voglia di provarla, il trascorrere del tempo non le è affatto amico.
Formato: 33 cl., alc. 6.8%, lotto 27/10/2015, scad. 27/07/2016.NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Nessun commento:
Posta un commento