giovedì 18 luglio 2013

Redchurch Bethnal Pale Ale

Il primo incontro con la Redchurch Brewery di Gary Ward e Tracey Cleland  è stata la Great Eastern IPA; oggi stappiamo una bottiglia di Bethnal Pale Ale, che se non erriamo è stata anche le prima birra  che il birrificio ha commercializzato. Il nome fa riferimento all’affollata e poco distante Bethnal Green Road di Londra, alla cui fermata della metropolitana Central Line dovete scendere se avete intenzione di visitare il birrificio . Si tratta di una Pale Ale ispirata alle American Pale Ales, prodotta con “generose” quantità di Columbus, Nugget e Cascade. Arriva nel bicchiere con un bel colore dorato, riflessi arancio, ed una piccola “testa” di schiuma biancastra, che ha buona persistenza.  Ottimo aroma, fresco, pungente, pulito ed elegante, di agrumi appena “aperti”  (arancio, mandarino, pompelmo), di ananas e di melone retato.  Il naso preannuncia una birra molto ruffiana e piaciona, sulla falsariga di quelle che diversi birrifici di Londra stanno attualmente producendo, ed il gusto non smentisce affatto l’impressione: leggerissima base maltata (pane), gusto subito agrumat(issim)o con polpa (arancio) e scorza (pompelmo, lime), con qualche intermezzo dolce di frutta tropicale. Grande secchezza, birra facilissima  da bere ed estremamente dissetante; chiude quasi astringente, con un finale molto “zesty” ricco di scorza di pompelmo e lime. Ispirata come detto alle American Pale Ale, ma con un carattere decisamente più agrumato e più secco  rispetto al benchmark dello stile, la Sierra Nevada, ma anche rispetto ad altre ottime APA come quella di  Firestone Walker o Deschutes.  Nulla da eccepire, comunque: birra profmatissima da bere a galloni, anche se siamo un po’ sopra la soglia della session beer.  Soprattutto in estate, una vera goduria rinfrescante per il palato. Volendo per forza fare un appunto, sembra un po’ troppo un “copia & incolla” di una delle tante produzioni The Kernel o Partizan; la scena brassicola inglese si sta velocemente affollando di birre come questa, presto sarà forse necessario per i birrifici pensare a qualcos’altro per emergere e differenziare. Nel frattempo, beviamo(ne) e godiamo(ne).  Formato: 33 cl., alc. 5.5%,  IBU 44, lotto 86, scad. 25/03/2014, pagata 3.48 euro (beershop, Inghilterra).

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