giovedì 12 marzo 2020

Nix Hallerbos

Della beerfirm Nix Beer vi avevo parlato un paio di anni fa: progetto dell’instancabile birraio Nicola Grande, in arte Nix, che dopo le esperienze con Birrificio Settimo e Birrificio Etnia è sceso in campo in prima persona mettendo il proprio soprannome e il proprio volto stilizzato sulle etichette. Nix Beer ha debuttato a maggio del 2017 con cinque etichette tutte ispirate alla tradizione belga, quella con cui Grande ha già dimostrato di sapersi destreggiare con successo: Xelles (hoppy blond ale), Dangar  (Belgian Pale Ale con luppoli australiani), Malle (tripel), Witwit (imperial witbier) e Hellerbos (quadrupel). Nel 2018 sono arrivate Streek (Spéciale Belge) , Volturno (Pils), Blazzatopp (American IPA) e il Barley Wine PhilMath; nel 2019 è toccato alla Session IPA Responsabilmente, alla Double IPA Imperial Danger e all’American IPA Baby Blues. In questi giorni ha debuttato invece la Dubbel chiamata Nixieland 
Ricordo che a Pavia (via Volturno 14) potete trovare tutte o quasi queste birre al piccolo ma accogliente locale Nix Beer: ad accompagnare le bevute una cucina semplice e informale che comprende toast, pucce e pizzette, taglieri d’affettati e altri prodotti tipici pugliesi, regione d’origine di Grande. Non manca neppure l’accompagnamento musicale dal vivo e alle spine vengono anche ospitate etichette di birrifici amici. 

La birra.
Il suo nome (Hallerbos) è quello della cosiddetta Foresta Blu  che si trova ad Halle, in un’area delle Fiandre al confine con la Vallonia, ad una mezz’ora da Bruxelles: deve la sua fama alla Hyacinthoides non-scripta, una sorta di campanula che in aprile sboccia e crea un suggestivo manto di colore blu che ricopre tutto il terreno. Il bosco offre diverse possibilità di escursioni a piedi e in bicicletta (ça va sans dire, siamo in Belgio); chi non riesce ad assistere alla fioritura può comunque ammirare faggi, querce, aceri e tigli. 
La Quadrupel di Nix si veste di un color piuttosto ambrato che a voler essere romantici ricorda il legno della foresta di Halle; ad oltre due anni dall’imbottigliamento la schiuma è ancora generosa, compatta e cremosa. Al naso emergono profumi di pera e amaretto, frutta secca a guscio, uvetta, caramello, una delicata speziatura, qualche accenno di mela. Pulito, caldo, intenso: un bel preambolo ad una bevuta dolce ricca di caramello, uvetta e prugna, spunti vinosi e liquorosi, frutta secca (nocciola), suggestioni di cioccolato che si fanno più concrete in un finale amaricante nel quale c’è anche qualche nota torrefatta. Simile alla fievole luce di una candela l’alcool (11.3%)  rimane pericolosamente sottotraccia per poi culminare in una lunga chiusura liquorosa, calda ed etilica, confortante per il corpo e per lo spirito. 
Gran bella Quadrupel quella di Nix: pulita, precisa, bel lavoro del lievito, morbida e – strano a dirsi – sin troppo facile da bere. Meglio autoimporsi la giusta lentezza necessaria per assaporarla e notare i suoi cambiamenti al variare della temperatura nel bicchiere. Questa bottiglia è tecnicamente scaduta ad ottobre 2019 ma il tempo non le ha fatto nulla di male, anzi.   Ringrazio il beershop on-line Ubeer
che mi inviò qualche anno fa la bottiglia d’assaggiare; per chi volesse provare un lotto più recente ecco un utile link all’acquisto diretto.
Formato 33 cl., alc. 11.3%, lotto 10817, scad. 28/10/2019,  5,00 Euro

NOTA: Prezzi indicativi (beershop). La descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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