lunedì 25 maggio 2020

Firestone Walker 21 (XXI Anniversary Ale)


Nel 2017 il birrificio californiano Firestone Walker festeggiava il proprio ventunesimo compleanno: sul blog lo abbiamo incontrato già molte volte. Lo fondarono nel 1996 Adam Firestone e David Walker a Paso Robles, Contea di Santa Barbara, all’interno dell’azienda vinicola Firestone Vineyard LLC di proprietà di Anthony Brooks Firestone, padre di Adam nonché ex politico californiano. Nel 2001 Firestone acquistava gli edifici della SLO Brewing Company di Paso Robles e vi trasferiva il proprio impianto: alla SLO lavorava il birraio Matt Brynildson che fu confermato in organico con una piccola quota di partecipazione societaria. Brynildson aveva lavorato per cinque anni alla Goose Island di Chicago e le sue conoscenze sul metodo di produzione della Bourbon County Brand Stout furono determinanti per il successo che Firestonepoi ottenne grazie alle sue birre barricate.  Nel 2015 i belgi della Duvel Moortgat rilevarono per una cifra mai rivelata la maggioranza di Firestone e diedero il via ad un ambizioso piano d’espansione culminato con la costruzione di una seconda location a Buellton dedicata alle birre acide e di un brewpub a Venice Beach (Los Angeles). 
Nell’autunno del 2006 il birrificio celebrava il suo decimo anniversario mettendo in vendita un’American Strong Ale chiamata semplicemente “X”, un blend di alcune birre invecchiate in botte. Queste “Blending Sessions”  sono ancora oggi un evento ricorrente ogni anno nel corso del quale a Paso Robles vengono invitati produttori di vino californiani ed altri esperti di blending. I partecipanti sono suddivisi in squadre che hanno il compito di assemblare il proprio blend utilizzando le centinaia di botti presenti nelle cantine; i blend vengono poi votati da tutti i partecipanti ed il vincitore  diventa la birra dell’anniversario di Firestone Walker. 


La birra.
Il 22 agosto del 2017 furono convocati ventisette produttori di vino col compito di dare forma alla ventunesima Anniversary Ale; la competizione fu vinta dalla squadra formata da Jordan Fiorentini e Kyle Gingras della Epoch Estate Wines di Templeton e da Anthony Yount della Denner Vineyards di Adelaide, poco distante da Paso Robles. Per il loro blend utilizzarono il 42% di Velvet Merkin, una stout all’avena (8.5%) invecchiata in botti di bourbon, il 18% di Parabola, (13.1%), imperial stout invecchiata in botti di bourbon e in botti di rovere nuove, il 17% di Stickee Monkey, una quadrupel (12.5%) invecchiata in  botti di bourbon e di brandy, il 17% di Bravo, imperial brown ale (13.5%) invecchiata in botti di bourbon e il 9% di Helldorado, blonde barley wine (13.5%) invecchiato in botti di rum. 
La Firestone Walker XXI segnò anche il debutto del nuovo formato da 35,5 centilitri che sostituiva quello da 65:  una scelta motivata dalla necessità di distribuirla a più persone e di permettere alla gente di consumare una birra dall’elevato contenuto alcolico in solitudine, senza doverla necessariamente condividere con qualcuno. 
Il suo colore ricorda la tonaca del frate, la schiuma è di dimensioni abbastanza modeste ed ha scarsa ritenzione, benché risulti cremosa e compatta. Al naso domina la frutta sotto spirito, bourbon nello specifico: uvetta, prugna e frutti di bosco. Ma ci sono anche suggestioni di porto, cocco e qualche lieve accenno meno piacevole di cartone bagnato. La bevuta è coerente con l’aroma e non divaga altrove: frutta sotto spirito e bourbon disegnano un percorso lineare arricchito da suggestioni di porto e, proprio a fine corsa, di cioccolato. Mi sembra ci sia anche un po’ di melassa di zucchero di canna, ma potrebbe essere una mia forzatura sapendo che nel blend c’è anche una percentuale di birra invecchiata in botti di rum. Spesso la mente trova anche quello che non c’è, soprattutto se lo cerca in una birra piuttosto dolce che viene però ben asciugata da bourbon e legno. Da manuale il lungo retrogusto morbido di bourbon. Quello che c’è nel bicchiere si sorseggia con grande soddisfazione in tutta calma nel corso di una serata: come altre produzioni passate in botte recenti di Firestone anche questa XXI non riesce a raggiungere profondità abissali, ma avercene a disposizione di birre come questa!
Formato 35,5 cl., alc. 11,8%, imbott. 10/2017, prezzo indicativo 12-18 euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questo esemplare e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio

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