Per gli appassionati di basse fermentazioni e della tradizione tedesca BiRen è un punto di riferimento da anni, per la precisione dal 2008, anno in cui il birraio Andrea Govoni ha inaugurato il birrificio a Dosso, Ferrara. BiRen sta per Birrificio Renazzanese (la vicina frazione di Renazzo, dove tutto è comunicato) ma in dialetto ferrarese il suo suono è molto simile alla parola che indica una “birretta”. Govoni, classe 1965 e laura in Scienze Agrarie, ha lavorato per vent’anni nell’agroalimentare coltivando in parallelo una passione per la birra culminata in numerosi viaggi ad hoc in tutta Europa, soprattutto in Germania. Nel 2006 terminò il suo percorso professionale con una azienda di macedonie di frutta della quale fu socio fondatore per dedicarsi all’homebrewing in previsione di aprire il suo microbirrificio, inaugurato alla fine del 2008. Dal 2015 lo affianca sull’impianto da 10 ettolitri il figlio Matteo.
Lontano dalle mode e dai riflettori, BiRen ha continuato a fare le birre che il suo birraio ama bere collezionando in dodici anni d’attività altrettante medaglie alla vetrina nazionale di Birra Dell’Anno. La prima, d’argento, è arrivata nell’edizione 2010 con la pils Philippe, lo stile e la birra preferita di Govoni. Al medagliere ha poi contribuito in maniera determinante la Weizen Charlotte (argento nel 2011, oro nel 2012 e nel 2013, bronzo nel 2016) ma sono arrivati anche riconoscimenti per la Rauchbier Tosco (argento nel 2014), la birra al miele Melanie (argento nel 2014), la Märzen Renazzenfest (oro nel 2016), la Weizenbock Extra-Charlotte (argento 2017) e la IGA (o meglio Strong Dark Ale alla Saba) Sabine che nello stesso anno ottenne il bronzo. Govoni ama la Germania ma si è cimentato anche con la tradizione anglosassone con la IPA Ton e la Stout Moses e con quella belga, come la blanche Claudie. A Dosso troverete anche lo spaccio, aperto dal lunedì al venerdì, e soprattutto La Taverna Del Biren, nella quale è ovviamente protagonista la cucina bavarese, aperta ogni giorno a partire dalle 18.
La birra.
Lo scorso giugno 2020 Unionbirrai annunciava di aver stretto una partnership commerciale con la catena di supermercati Despar (zone del Triveneto e dell’Emilia-Romagna): “i birrifici che hanno risposto all’iniziativa troveranno certamente nei punti vendita Despar quella visibilità a volte difficile da ottenere per i piccoli artigiani della birra e quindi una importante opportunità di fare conoscere le proprie birre artigianali con tutte le loro specifiche peculiarità a un pubblico sempre più vasto che, ne siamo certi, apprezzeranno l’ampliamento dell’offerta brassicola sugli scaffali anche a livello territoriale”.
BiRen è uno dei quattro birrifici dell’Emilia Romagna che ha aderito all’iniziativa e sugli scaffali del Despar ho trovato Sylvie, la Doppelbock della casa. Il suo color ambrato è leggermente velato, la schiuma cremosa e compatta ha buona ritenzione. L’aroma è intenso ed avvolgente e piuttosto complesso: biscotto, caramello, ciliegia, prugna e datteri, uvetta, accenni di pane nero, quasi di pan di spagna. La bevuta prosegue lo stesso percorso ma lo fa in maniera un po’ meno definita, meno complessa e meno armonica: caramello e frutta sotto spirito danno il via ad un bevuta dolce caratterizzata da un crescendo etilico che appare molto più evidente di quanto dichiarato (7%). Chiude con una leggera nota amaricante di frutta secca a guscio. Sylvie è una doppelbock intensa, che riscalda corpo e spirito sacrificando un po’ quella che è la caratteristica della tradizione tedesca, ovvero la facilità di bevuta. Si sorseggia comunque con grande piacere e ad un prezzo niente male.
BiRen è uno dei quattro birrifici dell’Emilia Romagna che ha aderito all’iniziativa e sugli scaffali del Despar ho trovato Sylvie, la Doppelbock della casa. Il suo color ambrato è leggermente velato, la schiuma cremosa e compatta ha buona ritenzione. L’aroma è intenso ed avvolgente e piuttosto complesso: biscotto, caramello, ciliegia, prugna e datteri, uvetta, accenni di pane nero, quasi di pan di spagna. La bevuta prosegue lo stesso percorso ma lo fa in maniera un po’ meno definita, meno complessa e meno armonica: caramello e frutta sotto spirito danno il via ad un bevuta dolce caratterizzata da un crescendo etilico che appare molto più evidente di quanto dichiarato (7%). Chiude con una leggera nota amaricante di frutta secca a guscio. Sylvie è una doppelbock intensa, che riscalda corpo e spirito sacrificando un po’ quella che è la caratteristica della tradizione tedesca, ovvero la facilità di bevuta. Si sorseggia comunque con grande piacere e ad un prezzo niente male.
Formato 33 cl., alc. 7%, lotto D003-19, scad. 10/04//2021, 2.49 € (supermercato.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questo esemplare e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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