Appassionati birrofili, homebrewers e ora birrai-imprenditori: la storia di Joe Noble e Ryan Cummings, entrambi classe 1990, è quella di tanti altri protagonisti della Craft Beer Revolution del Regno Unito. Ai tempi dell’università i due amici si dilettavano in garage con un homebrewing che rapidamente si trasforma in una sorta di ossessione per la birra ed il beer-hunting: visite continue a beershop, richieste ad amici e conoscenti di portare loro qualsiasi birra riuscissero a reperire nei loro viaggi all’estero. Le IPA americane di Bell’s, Stone e Dogfish Head che riescono a bere sono una rivelazione e una fonte d’ispirazione per le ricette sviluppate in garage. Nel 2009-2010 in Inghilterra ci sono ancora pochi birrifici artigianali che producono quelle birre ma Joe e Ryan hanno la fortuna di vivere nel Derbyshire, di trovarsi non troppo lontani da Thornbridge, uno dei pionieri, e crescono a pinte di Kipling e Jaipur.
Nel 2013 fondano Pentrich Brewing Company in un garage dell’omonimo villaggio, poche centinaia di abitanti, nella periferia di Derby. Mentre sono alla ricerca di un impiantino da 150 litri è il destino ad aiutarli: nel corso di una battuta di beer-hunting al negozio Cotteridge Wines & Beer di Birmingham incontrano Michael James del birrificio Landlocked. I tre fanno amicizia e Mike sconsiglia fortemente l’acquisto di un impianto così piccolo, offrendo piuttosto loro la possibilità di utilizzare il suo kit, che si trova nel retro del pub Beehive Inn di Ripley: Joe e Ryan prelevano tutti i loro risparmi per acquistare un fermentatore da 1000 litri e piazzarlo alla Landlocked, dove vi resterà sino all’ottobre del 2015. Grazie anche al supporto finanziario di Kevin Sammons della Pub People Company LTD Joe e Noble ristrutturano un vecchio capannone nell’Asher Lane Industrial Park di Pentrich e, nella primavera del 2016, mettono in funzione il loro primo impianto da 6 barili, cessando di essere una beerfirm.
Pentrich si è fatto subito notare localmente per le sue birre prodotte soprattutto in cask, occasionalmente in fusto e pochissime bottiglie, procedendo al ritmo di tre birre alla settimana: IPA, Double IPA ma un occhio di riguardo anche per Bitter, Pale Ale e Porter. Dall’autunno del 2019 è operativo il nuovo impianto Malrex da 15 barili e, a gennaio 2020, sono arrivate le prime lattine, un contenitore fondamentale per il successo. Le lattine di Pentrich apparvero improvvisamente in vendita sul sito online di uno dei birrifici più alla moda della scena inglese, Neon Raptor: “siamo amici ma non glielo abbiamo chiesto – dice Joe – fu una loro iniziativa che c’è stata di grande aiuto. In poche settimane passammo dall’essere un birrificio sconosciuto ad uno che era sulla bocca di tutti gli appassionati. E’ strano perché localmente noi siamo molto conosciuti per le nostre IPA e DOUBLE IPA torbide che mettiamo in cask; non abbiamo fatto altro che mettere quelle birre in lattina”.
Nel 2013 fondano Pentrich Brewing Company in un garage dell’omonimo villaggio, poche centinaia di abitanti, nella periferia di Derby. Mentre sono alla ricerca di un impiantino da 150 litri è il destino ad aiutarli: nel corso di una battuta di beer-hunting al negozio Cotteridge Wines & Beer di Birmingham incontrano Michael James del birrificio Landlocked. I tre fanno amicizia e Mike sconsiglia fortemente l’acquisto di un impianto così piccolo, offrendo piuttosto loro la possibilità di utilizzare il suo kit, che si trova nel retro del pub Beehive Inn di Ripley: Joe e Ryan prelevano tutti i loro risparmi per acquistare un fermentatore da 1000 litri e piazzarlo alla Landlocked, dove vi resterà sino all’ottobre del 2015. Grazie anche al supporto finanziario di Kevin Sammons della Pub People Company LTD Joe e Noble ristrutturano un vecchio capannone nell’Asher Lane Industrial Park di Pentrich e, nella primavera del 2016, mettono in funzione il loro primo impianto da 6 barili, cessando di essere una beerfirm.
Pentrich si è fatto subito notare localmente per le sue birre prodotte soprattutto in cask, occasionalmente in fusto e pochissime bottiglie, procedendo al ritmo di tre birre alla settimana: IPA, Double IPA ma un occhio di riguardo anche per Bitter, Pale Ale e Porter. Dall’autunno del 2019 è operativo il nuovo impianto Malrex da 15 barili e, a gennaio 2020, sono arrivate le prime lattine, un contenitore fondamentale per il successo. Le lattine di Pentrich apparvero improvvisamente in vendita sul sito online di uno dei birrifici più alla moda della scena inglese, Neon Raptor: “siamo amici ma non glielo abbiamo chiesto – dice Joe – fu una loro iniziativa che c’è stata di grande aiuto. In poche settimane passammo dall’essere un birrificio sconosciuto ad uno che era sulla bocca di tutti gli appassionati. E’ strano perché localmente noi siamo molto conosciuti per le nostre IPA e DOUBLE IPA torbide che mettiamo in cask; non abbiamo fatto altro che mettere quelle birre in lattina”.
La birra.
Shine Like Millions è una IPA prodotta con Citra, Sabro e Simcoe. Molto velata ma comunque luminosa, il suo color arancio è quasi solare, la schiuma è compatta e mostra buona ritenzione. Al naso pulizia e intensità non mancano: arancia, mandarino, mango e papaia, albicocca, melone. E’ una IPA nata alla fine di luglio che tuttavia all’aroma trasmette ancora freschezza. Il suo look è moderno/modaiolo ma il suo mouthfeel è abbastanza tradizionale: non ci sono quegli ingombri che affliggono la maggior parte delle NEIPA e la scorrevolezza ci guadagna. Bella bevuta: pane, qualche accenno di cereale, frutta tropicale ed a pasta gialla sono il preambolo dolce ad un percorso che vira rapidamente sull’amaro e sfocia in un finale intenso ricco di pompelmo, note zesty e vegetali, erbacee. Non ci sono spigoli/hopburn, l’alcool è ben nascosto, la componente fruttata/juicy non è assolutamente portata all’estremo. Con le dovute proporzioni, questa IPA di Pentrich mi fa pensare un po’ alle birre di The Alchemist, ovvero ad una interpretazione moderna di una classica impalcatura West Coast. Dopo tre mesi ha inevitabilmente perso un po’ di esplosività ma si vede che nel bicchiere c’è una birra sensata ed intelligente, ben fatta e pulita. Birrificio da tenere senz’altro d’occhio.
Formato 44 cl., alc. 6.8%, lotto 29/07/2020, scad. 25/01/2021, prezzo indicativo 7,00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questo esemplare e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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