E’ Roger Protz ad indagare nel passato brassicolo di Bristol, Inghilterra. Un passato che inizia nel 1730 con la George’s Brewery, primo tentativo a Bristol di competere con i birrifici di Londra nell’esportazione di porters verso l’Irlanda. Noi ci spostiamo di circa un secolo, quando nel 1830 circa in un sobborgo di Bristol (Southville) viene fondata la Ashton Gate Brewery la cui storia s’interrompe un secolo dopo (1933) quando la George’s l’acquista per poi razionalizzare la produzione e chiudere gli impianti. Il declino brassicolo di Bristol è inarrestabile e vede la fine nel 1999 quando la Courage & Co Ltd., divenuta proprietaria della George’s chiude anche l’ultimo birrificio rimasto in città. Nel 2002 c’è un timido tentativo fallimentare di tornare a produrre birra a Bristol fatto dalla Bristol Brewing Co., che apre e chiude in un batter d’occhio. Ma torniamo al complesso industriale di Southville, dove un tempo c’era la Ashton Gate. Nel 2003 l’architetto George Ferguson acquista l’area per riqualificarla, e nella sua mente nasce subito strada l’idea di installare in uno degli edifici un microbirrificio; terminati i restauri, nel 2005 prende vita la Bristol Beer Factory nei locali dove un tempo c’erano solamente i fermentatori della Ashton. Parte degli impianti sono gli stessi che appartenevano alla appena defunta Bristol Brewing Company . La ragione sociale rimane la stessa (Bristol Brewing Co.) ma le birre sono prodotte a marchio Bristol Beer Factory. Alla Factory lavora un team di 4-5 mastri birrai; la gamma di birre regolari è già abbastanza alta, affiancata da diverse produzioni stagionali o speciali. Vi segnaliamo su Youtube questo simpatico video che racconta la Bristol Beer Factory La Acer nasce come un progetto speciale, una bitter molto beverina dal contenuto alcolico modesto (3.8%) e brassata con il modaiolo luppolo ormai quasi onnipresente Sorachi Ace. La produzione in cask è stata anche da poco affiancata dalle bottiglie; un’etichetta fotocopiata, amatoriale, dove leggiamo “1 of 684 bottle”. Abbiamo forse in mano la prima Acer mai imbottigliata ? Di color rame, opaco, ha una schiuma leggermente ocra, fine e cremosa, molto persistente. Il naso non è “esplosivo” ma elegante con dolci sentori di frutta tropicale (ananas, mango) e di agrumi (pompelmo, mandarino). Birra prettamente estiva, è caratterizzata da un corpo molto snello e watery; è sostenuta da una leggera base di malto (crosta di pane) sulla quale emergono progressivamente note erbacee e di scorza di limone, amare. Pulita, ha un bel finale secco e lascia un gradevole retrogusto amaro, erbaceo, con una leggera pepatura ed una nota di pompelmo. Bristol non è certamente famosa per le temperature “mediterranee”, ma se vi capitasse una rara giornata calda ed afosa vi potreste ritrovarei ad ingurgitare qualche manciata di pinte di questa Acer senza neppure rendervene conto. Portandocene a casa una bottiglia in questo caldo settembre italiano, riteniamo di averle reso giustizia. Formato: 50 cl., alc. 3.8%, lotto 1/684, scad. 12/12/2011, prezzo 3.78 €.
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english summary:
Brewery: Bristol Beer Factory, Bristol, England.
Appearance: cloudy copper with a long lasting off-white head. Aroma: tropical fruits (pineapple, mango) and citrus (tangerine, grapefruit). Mouthfeel: light body, medium carbonation, watery texture. Taste: a thin bready malty backbone; nice grassy and zesty hops. Dry finish, the aftertaste is grassy, slightly peppery and has a touch of grapefruit. Overall: a simple, refreshing and tasty bitter, brewed with Sorachi Ace hops. Bristol is certainly not known for its warm weather, so we did a good thing bringing this bottle to Italy and drink it up in these very hot September days. Bottle: 50 cl., 3.8% ABV, batch 1/684, bb. 12/12/2011, price 3.29 GBP
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