La
Hoegaarden è probabilmente la prima birra che incontrerete all’aeroporto di Bruxelles, una massiccia presenza pubblicitaria per un prodotto che ormai è solamente un sbiadito ricordo di quello stile brassicolo (
witbier o
bière blanche) che Pierre Celis aveva riportato in vita negli anni 60. Purtroppo la multinazionale InBev non si è limitata a ridurre i costi di produzione della
Hoegaarden rendendola sempre più insignificante, ma nel 2010 ha probabilmente inflitto il colpo di grazia al marchio realizzando la
Hoegaarden analcolica. Commercializzata solamente in lattina, con la gradazione alcolica “0.0” in grande evidenza al punto da ricordare a qualcuno gli occhi di un fantasma. La lattina riporta anche in piccolo un timido “birra blanche analcolica” e un più coraggioso “rinfresco naturale ispirato alla
Hoegaarden”. Già la lista degli ingredienti non è esattamente invitante: malto d’orzo, frumento, zucchero, aromi naturali, acido citrico E330, coriandolo, scorza d’arancia, luppolo, estratto di mela, anidride carbonica, acqua. All’aspetto è di un opalescente color giallo paglierino, con una schiuma bianca, fine e cremosa, abbastanza persistente. Per ora, niente male. L’aroma è dolce e non troppo fine; banana, arancio, sentori metallici. Ci sorprende in bocca per una carbonatazione abbastanza modesta. E’ dolce, con arancia, mela, banana ed un po’ di amaro a fine corsa che però più che assomigliare a qualcosa di erbaceo dà un’impressione d’artificialità, ed è forse la parte peggiore di questa birra (?) analcolica. L’abbiamo acquistata più che altro per curiosità; è rinfrescante (anche se avremmo preferito qualche bollicina in più) ma non ci è sembrata molto buona, né come birra analcolica, né come bibita. Meglio una Fanta, se si vuole stare sull’arancio, o un bel pompelmo in lattina, che tra l’altro richiamerebbe anche il luppolo della West Coast. Formato: 33 cl. alc. 0%, prezzo 1.25 €.
_______________
english summary:
Brewery: Brouwerij Hoegaarden (InBev), Hoegaarden, Belgium.
Appearance: cloudy pale yellow with a thick frothy white head. Aroma: mostly banana and sweet orange. Mouthfeel: low carbonation, light body. Taste: banana, orange, apple; there’s some bitterness in the finish but tastes like something artificial and not really grassy. Overall: good old Pierre Celis’ Hoegaarden has been sadly changed for worst by multinational InBev over the years. This is a relatively new product, described as an alcohol free “natural refreshment inspired by Hoegaarden”. Yes, the ingredient list is also including barley malt, wheat and hops, but the result is not very pleasant. Surprisingly low carbonated, yes it’s refreshing but we’d rather stuck with a Fanta or, even better, a Grapefruit juice which would make us think about US West Coast hops. Can; 33 cl., 0% ABV, 1.25 Eur.
Nessun commento:
Posta un commento