Appuntamento fisso ormai da qualche anno, in autunno, è quello organizzato a Borgorose presso Birra del Borgo e chiamato “I Giorni dell’IPA”; è chiaramente una manifestazione focalizzata sullo stile brassicolo che è stato più di moda negli ultimi anni, anche qui in Italia. L’edizione 2013, che va in scena sabato 9 Novembre vede la partecipazione di ospiti come Toccalmatto, Opperbacco, Extraomnes, Brewfist, Free Lions e Baladin, oltre ovviamente al padrone di casa Leonardo Di Vincenzo. La giornata prevede una cotta pubblica in mattinata seguita dal pranzo con i birrai e l'apertura delle spine nel tardo pomeriggio, assieme ad una degustazione guidata da Luca Giaccone.
In questa pagina potete trovare una piccola galleria fotografica che mostra i birrai in azione; il risultato di questa collaborazione a più mani è ovviamente, vista la giornata a tema, una India Pale Ale prodotta con sette varietà di luppolo: columbus, hallertau magnum, simcoe, cascade, ella, victoria secret e summer. Per la maggior parte dei birrai presenti non è certo una novità cimentarsi nella produzione di una IPA; curiosità invece per Baladin (un birrificio molto poco "amaro") ed Extraomnes, che sebbene produca alcune birre generosamente luppolate, ha radici ben salde nella tradizione belga e non in quella anglosassone. Ricapitolando: sette luppoli, 7% il contenuto alcolico in percentuale, sette birrai coinvolti... non ho il numero delle IBU, ma spero che siano 70 o 77 per coerenza.
Birra nel bicchiere, di un bel color dorato velato; la schiuma, bianchissima, ha trama fine ed è cremosa, compatta e molto, molto persistente. I pochi mesi di vita sulle spalle si riflettono in un aroma molto fresco e pungente, anche se non "esplosivo": grande fantasia di agrumi (pompelmo, lime, limone e arancio), con i toni aspri che sono bel bilanciati da una parte più dolce di ananas e mango, pesca sciroppata, che emergono una volta che la schiuma si è dissipata. A dominare è comunque la scorza di limone, con una grande pulizia ed una notevole eleganza generale. Il gusto mantiene le ottime premesse, con un imbocco quasi dolce che passa per la crosta di pane, la pesca ed il mango, seguito da un riuscitissimo crescendo amaro che parte dai lati della lingua per poi impossessarsi, gradualmente, di tutto il palato. C'è di nuovo abbondanza di scorza di pompelmo e di limone, con sfumature erbacee e ancora più lievi di resina. E' ovviamente molto secca e dissetante, ruffiana e piaciona al punto giusto; anche il gusto è molto pulito, con un amaro deciso ma non aggressivo, sempre ingentilito da richiami dolci di frutta tropicale. L'alcool è molto ben nascosto e la birra sorprende in positivo per la sua morbidezza al palato, che la rende più cremosa che acquosa, ma ugualmente scorrevole; corpo e bollicine sono nella media. IPA molto riuscita, fresca e pungente, che si beve con grande soddisfazione e lascia un retroguso abbastanza lungo ricco di scorza d'agrumi, note erbacee e qualche sfumatura resinosa.
L'unica mia obiezione riguarda la data di scadenza, due anni; oggi la 7 IPA è ottima, ma tra due anni cosa sarà rimasto di tutti questi luppoli ? Bevetela adesso, dunque.
Formato: 33 cl., alc. 7%, lotto LS 315 13B, scad. 01/2016, pagata 4,90 Euro (food store, Italia).
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