Dopo l'invernale 10 e lode, degustata qualche settimana fa, tentiamo un anticipo di primavera con una bottiglia di Tripping Flowers del Birrificio Opperbacco. E' una birra che Luigi Ricchiuti "dedica" all'omonimo gruppo musicale abruzzese, il cui logo ispira anche l'etichetta della bottiglia. Viene presentata ad Aprile 2010 e la ricetta prevede frumento, malti pilsner ed aromatic, luppoli tettnanger, saaz, saphir, spalter select, perle e styrian goldings; durante la bollitura al mosto vengono anche aggiunti fiori di mandorlo e di rosa raccolti nei dintorni del birrificio. La fermentazione avviene a bassa temperatura (15.5°). Colore oro carico, velato, e schiuma bianca, fine e cremosa, dalla buona persistenza. Al naso non c'è quell'esplosione di profumi che ci si potrebbe aspettare da una birra che "inneggia" ai campi primaverili; il profilo è comunque floreale, ma ci sono anche sentori di agrumi (mandarino), pera e mela rossa. Più convincente in bocca, dove c'è una leggera base di pane e molti agrumi (arancia e pompelmo), frutti a pasta gialla. L'imbocco dolce è bilanciato da un amaro "zesty" (scorza di pompelmo, lime) che conduce ad un bel finale secco e ripulente, seguito da un retrogusto amaricante di scorza di lime con un ritorno di note d'albicocca. Birra molto leggera e "sbarazzina", molto pulita, facilissima da bere e dissetante, un po' penalizzata da una bottiglia poco carbonata che la spegne un po'. Ci piacerebbe riprovarla più "giovane", più fresca e con qualche bollicina in più. Formato: 33 cl., alc. 6.3%, lotto 6512, scad. 10/2013, prezzo 4.00 Euro (stand birrificio).
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