La Teignworthy Brewery viene fondata a Newton Abbot (Devon, UK) nel 1994 da John Lawton, un passato da birraio presso la Ringwood e la Oakhill. Il birrificio si trova in una porzione dello stabile vittoriano dove ha sede la Tucker's Maltings, storica malteria inglese in attività dal 1900. E' una della quattro malterie ancora operative in Inghilterra ed è l'unica che offre visite guidate; all'interno dello stabile vi trovano anche spazio uno spaccio di prodotti agricoli e di sementi, uno di prodotti per l'homebrewing ed un beer-shop dove potete acquistare le birre (Edwin Tucker's) che vengono prodotte proprio dalla Teignworthy. Il nome del birrificio si ispira al vicino fiume Teign. Una decina sono le birre che vengono prodotte regolarmente, alle quali si aggiunge qualche stagionale più una serie di produzioni speciali ed occasionali. Di questo ultimo gruppo fa parte la Russian Imperial Porter oggetto di questo post; prodotta nel 2011 con l'utilizzo di malti e di luppoli inglesi, dopo la fermentazione viene messa a maturare per almeno 4 mesi in botti di quercia della distilleria scozzese Bruichladdich Distillary, botti che hanno contenuto per almeno otto anni whisky. Contenuta in un'infelice bottiglia trasparente, la birra è abbastanza densa e quasi nera; più che una schiuma si forma una serie di grosse bolle color caffè che rimangono per qualche minuto nel bicchiere. L'aroma è molto forte, ed apre con una "botta" alcolica di whisky con in secondo piano sentori di caffè, tostatura, legno umido; l'affumicato è abbastanza debole all'inizio ma tende a divenire il profumo principale man mano che la birra raggiunge la temperatura ambiente. In bocca rivela un corpo medio, una viscosità oleosa ed una carbonazione quasi assente. Anche al palato è l'alcool a presentarsi in prima fila; l'impressione, per i primi sorsi, è quella di bere un whisky, con tanto, troppo alcool in evidenza. Di contorno ci sono liquirizia, caffè, tostature e salsa di soia, assieme e più nascoste note di legno e di carbone, cenere; il (lento) sorseggiare porta anche un'evidente salinità a fine corsa, con un retrogusto affumicato e salato, leggermente legnoso. Birra molto segnata dal passaggio in botte, molto impegnativa; l'alcool quasi "brucia" anziché scaldare, e la bevibilità è molto, molto, molto, molto limitata. L'etichetta si chiude con l'acronimo R.I.P.; se prima di berla gli avevate probabilmente attribuito il significato di "Russian Imperial Porter", dopo mezzo bicchiere non avrete più dubbi: significa "Riposa In Pace". Qui trovate un video di degustazione di un altro (s)fortunato. Formato: 33 cl., alc. 13%, lotto e scadenza non riportati, prezzo 3.51 Euro (beershop, Inghilterra).
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