Si sta espandendo a macchia d’olio la Cellar Series del birrificio estone Põhjala, quella dedicata agli invecchiamenti in botte: sono oltre cinquanta le variazioni sul genere prodotte sino ad ora. Tante, qualcuno potrebbe dire persino troppe… anche perché la stragrande maggioranza appartiene al filone Baltic Porter / Imperial Porter / Imperial Stout.
Il 30 Marzo 2016 a Tallin arrivarono i birrai del birrificio londinese Brew By Numbers: Londra e Tallin, due città che vantano una forte tradizione nella produzione di Porter e Baltic Porter. L’occasione era ovviamente quel Tallinn Craft Beer Weekend, per il quale i due birrifici avevano realizzato qualche mese prima, a Londra, la 24|02 Amber Ale.
Inevitabile che dal loro secondo incontro fosse prodotta una (Imperial) Porter: la birra Kolm Null Null Kolm, ovvero Tre Zero Zero Tre (30/03, data della cotta) venne poi messa ad invecchiare in botti che avevano precedentemente ospitato Moscatel Roxo, vino liquoroso tipico di Setúbal, cittadina portoghese che si trova ad una trentina di chilometri a sud di Lisbona. La base di questo vino liquoroso, molto meno famoso del Porto, è quel Moscato d’Alessandria che i romani esportarono nella penisola Iberica. I terreni sono argillo-sabbiosi, calcarei e leggermente alcalini. Dopo la vendemmia al mosto in fermentazione viene aggiunto il brandy e, successivamente, avviene l’invecchiamento in barriques di quercia.
La ricetta elenca malti Marris Otter, Chocolate, Pale Chocolate, Carafa T-2 Spezial, Chocolate Rye, segale, avena e zucchero Demerara; i luppoli utilizzati sono Columbus e Centennial.
Si presenta vestita di nero con un generoso cappello di schiuma cremoso e abbastanza compatto ma poco persistente. Al naso ci sono effettivamente suggestioni di vino dolce fortificato ma l’aroma è dominato da tostature, cioccolato, caffè, fumo/tabacco e qualche traccia di legno. L’intensità non è particolarmente elevata, pulizia ed eleganza sono ben lontani dall’eccellenza ma nel complesso l’aroma è piuttosto piacevole. Rispetto alla classiche Imperial Stout/Porter di Põhjala qui non ci sono particolari densità al palato: in questo caso viene privilegiata la scuola inglese. La sensazione palatale sarebbe morbida, quasi vellutata, se non ci fosse qualche bollicina di troppo a rovinare un po’ la festa. Il gusto non presenta sorprese, almeno per chi conosce Põhjala: la bevuta è molto, molto dolce e il vino liquoroso si prende quel ruolo da protagonista che gli era stato negato nell’aroma. L’accompagnano il dolce della melassa, della frutta sotto spirito e qualche lievissimo accenno di caffè, torrefatto e cioccolato. L’alcool è piuttosto ben nascosto. Sembrerebbe una birra stucchevole ma il passaggio in botte fa compiere il “piccolo miracolo” necessario a portare un po’ di equilibrio: asprezza, acidità e tannini.
Personalmente non amo molto i passaggi in botti ex-vino e continuo a sostenere che bourbon e whisky siano la “casa” ideale per chi vuole far riposare questo tipo di birre. Al di là delle considerazioni legate al gusto, questa Kolm Null Null Kolm è comunque piacevole nonostante risulti un po’ incerta ed incompiuta in qualche passaggio, soprattutto per quel che riguarda pulizia e finezza.
Formato 33 cl., alc. 11.1%, IBU 65, lotto 377,scad. 31/01/2020, prezzo indicativo 7.00-8.00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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