lunedì 3 febbraio 2020

DALLA CANTINA: AleSmith Old Ale 2015

Nel 2005 il birrificio californiano AleSmith celebrava il suo decimo compleanno con la Decadence Anniversary Ale, una potente Old Ale (11%) molto cara al suo creatore Peter Zien, l’ex homebrewer che nel 2002 aveva rilevato il birrificio dai fondatori Skip Virgilio e Ted Newcomb: con una versione casalinga di questa birra Zien aveva infatti ottenuto la sua prima medaglia in un concorso per homebrewers. Da quell’anno in poi la serie Decadence ha festeggiato ogni compleanno di AleSmith in forma leggermente diversa: nel 2006 con un’American Strong Ale, nel 2007 con una Imperial Porter, nel 2008 con un Wheat Wine e nel 2009 con una Weizenbock. La Decadence Old Ale ritornò nel 2010 e, con cadenza quinquennale, nel 2015 con il nome di AleSmith Olde Ale: dal 2016 in poi entrò invece tra le birre stagionali (primavera) e fu prodotta una volta all’anno con il nuovo nome di Private Stock Ale. Per gli aficionados, visto che siamo a San Diego, era una ghiotta occasione per mettere in cantina qualche bottiglia e magari organizzare qualche verticale.
I gusti degli appassionati sono però molto volubili e oggi la Olde/Stock Ale non è più in produzione: la stessa AleSmith IPA, che aveva dominato per anni le classifiche del beer-rating, è oggi scomparsa dai radar sostituita dalle lattine delle più moderne Juice Stand e Luped In IPA, più fruttate e meno amare: spero sia ancora prodotta almeno in fusto. Nell’attesa che la moda del New England tramonti anche in California  si sono dovuti adeguare al mercato. Eppure la Olde Ale aveva portato a San Diego un numero notevole di riconoscimenti: oro alla World Beer Cup del 2008 (versione Decadence 2005), argento a quella del 2012 (Decadence 2010) e ancora oro a quella del 2014 (AleSmith Old Ale 2013). Oro al Great American Beer Festival del 2008 (Decadence 2005), argento a quello del 2011 (Decadence 2010) e bronzo a quello del 2012 (ancora Decadence 2010).

La birra.
AleSmith la considera una perfetta birra da invecchiamento e allora andiamo a scoprire se ciò corrisponde a verità stappando una bottiglia di Olde Ale 2015. La sua livrea richiama la tonaca di frate (cappuccino), nel bicchiere è piuttosto torbida e la schiuma è cremosa e compatta. L’aroma rivela un’intensità davvero notevole: uvetta, prugna disidratata, mela al forno. In secondo piano emergono accenni di vino fortificato, pane tostato, suggestioni di creme brulè. Ottime premesse che vengono assolutamente confermate, a partire da un mouthfeel che non mostra nessun cedimento dovuto al passaggio del tempo: la sua consistenza è ancora quasi piena ed il palato è coccolato da morbide carezze. La bevuta ripropone l’aroma con perfetta corrispondenza: a sei anni dalla messa in bottiglia la Olde Ale di AleSmith è ancora vigorosa e potente, ricca di frutta sotto spirito e richiami ai vini fortificati. L’alcool e una timida nota amaricante finale di frutta secca a guscio bilanciano la sua dolcezza: una birra perfetta ed emozionante, nella sua semplicità, da godersi in tutta tranquillità, come fosse un liquore, alla fine di una serata. Per quel che mi riguarda è una delle migliori AleSmith mai bevute. Se anche voi ne avete ancora una in cantina è il momento di aprirla.
Formato 75 cl., alc. 11%, IBU 25, prezzo indicativo 16.00-18.00 euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa lattina e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

3 commenti:

  1. Grazie per questo articolo! Ne ho una in cantina e ora sono curiosissimo di assaggiarla!

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  2. Lo farò sicuramente! Grazie sempre per il gran lavoro di ricerca che fai!

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