Tra gli ultimi microbirrifici nati, uno di quelli che ha maggiormente destato l'interesse degli addetti ai lavori è stato indubbiamente il Birrificio del Forte di Pietrasanta (Lucca). Alla guida vi sono infatti due noti "appassionati attivisti" del movimento birrario italianio ed (ormai ex) homebrewers di vecchia data, Carlo Franceschini e Francesco Mancini. L'idea di aprire un microbirrificio, che i due definiscono "una tappa obbligata", nasce nel 2010, con l'inaugurazione che avviene a fine Agosto 2011. Siamo in Versilia, terra dalla quale il birrificio trae ispirazione sia per il logo "marinaro" che per la denominazione di tutte le birre; molto curata l'identità visiva, con grafica ed etichette retrò ed un sito internet molto ben fatto. Quattro birre "basiche", classiche, equamente divise tra Belgio ed Inghilterra, per gettare delle solide basi sulle quale aggiungere, magari in futuro, alcune creazioni più particolari. Le premesse sono dunque tutte ottime, ed il progetto sembra essere guidato dalla consapevolezza di "essere pronti", come dovrebbe sempre essere, evitando quelle improvvisazioni caratterizzate da una preparazione lacunosa che spesso sono alla base dei risultati abbastanza altalenanti di diversi microbirrifici italiani. La prova della verità sono comunque le birre, e quindi iniziamo dalla loro belgian ale Gassa D'Amante, così chiamata dal nome del nodo di base della marineria. Di colore arancio pallido, opaco; la schiuma, bianca, è abbastanza fine, cremosa e mediamente persistente. Ottimo "naso", dolce, ricco di frutta matura; il primo impatto è di pesca e mango, in secondo piano sentori di pera e polpa d'arancia. Il bouquet, molto pulito ed elegante, è completato da leggeri sentori floreali e da polpa d'arancia. In bocca rivela subito il suo carattere di birra leggera e beverina, rinfrescante, da bere in grande quantità, con una carbonazione vivace ed una consistenza "watery" al punto giusto. Netto il richiamo all'aroma, con note di polpa d'arancia e di pesca che spiccano su una base di crosta di pane e cereali. C'è buona pulizia, ed una nota amara nel finale a bilanciare, preludio di un retrogusto breve, moderatamente amaro, erbaceo che vede anche un ritorno di frutta gialla. Ottima "session beer", semplice e beverina come da manuale, caratterizzata da buona pulizia e da una secchezza che lascia sempre il palato desideroso di un altro sorso. Qualcosina da sistemare in bocca ancora c'è ma siamo davvero ai dettagli: abbiamo trovato la componente fruttata un po' sciropposa e leggermente "slegata" dal resto, ma stiamo sempre parlando di un prodotto che è già di ottimo livello. Esordio molto convincente, quindi per un birrificio che sembra avere le idee molto chiare ed al quale auguriamo un prosperoso futuro. Formato: 75 cl., alc. 4.5%, lotto 11355, scad. 09/2012, prezzo 8.50 Euro.
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