Dopo Triple e Blond, con i primi veri giorni freddi dell’anno è il momento di passare alla birra più ”importante” (se non altro per il tenore alcolico) del birrificio dell’Abbazia di Onze-Lieve-Vrouw Van Koningshoeven, in Olanda. Chiamata semplicemente Quadrupel, si presenta di un torbido colore ambrato, carico; la schiuma è piccola e poco persistente, ma lascia comunque il “pizzo” nel bicchiere. Il bicchiere “d’abbazia” va bene per il servizio fotografico, ma mortifica in modo quasi definitivo l’aroma della birra, disperdendolo; avvertiamo solamente alcool e caramello. Optiamo allora per un travaso nel meno monastico e più “mondano” teku; le cose migliorano, ed è possibile apprezzare altri profumi come frutta candita (albicocca, mela, pesca), marzapane, sentori floreali. Il corpo non è così pieno come la gradazione alcolica poteva far immaginare; è poco carbonata, con una consistenza oleosa. Al gusto domina il dolce, con zucchero di canna, marzapane, uvetta, prugne, frutta sotto spirito. L’alcool si fa sentire poco, ed è una Quadrupel relativamente facile da bere, anche se molto dolce. Un bel finale discretamente secco evita la saturazione da zuccheri, lasciando un tiepido retrogusto etilico e fruttato. Più che “pane liquido”, come vorrebbe la tradizione monastica, si tratta quasi di un “dolce liquido”. Birra senza evidenti difetti ma che tende molto ad assomigliare ad un “dolcione“ senza molte variazioni; il limite più grosso che abbiamo riscontrato – almeno in questa bottiglia – è lo scarso apporto soprattutto al gusto dato dai lieviti utilizzati, incapaci di “movimentare” un po’ la bevuta che arriva a battere sempre sullo stesso tasto. Assaggiare una Rochefort 10 o una St. Bernardus Abt 12 per credere, Dal 2008 ne esiste anche una versione barricata (oak aged), se mai ce ne fosse stato il bisogno. Formato: 33 cl., alc. 10%, lotto K09010, scad. 04/2013, prezzo 2.00 Euro.
Carissimo, domani ne vado ad assaggiare la versione alla spina! :) :) :)
RispondiEliminacheers!
EliminaBirra molto buona.
RispondiEliminaPerdonami una precisazione :)
RispondiEliminaA mio modo di vedere stai confondendo Quadrupel e Belgian Dark Strong Ale, stili spesso confusi e sovrapposti (*), come peraltro l'ultima versione del BJCP ben sottolinea.
Al primo appartiene questa Quadrupel de La Trappe, mentre al secondo appartengono le citate Rochefort 10 e St Bernardus Abt.
Le Quadrupel tendono ad essere sostanzialmente delle Barley Wine (virando anche verso il territorio Imperial Stout, pensa alle varie Struise) fermentate con lievito belga, e per questo sono così diverse dalle BDSA, che invece sono molto più secche, carbonate e aromaticamente complesse.
Fatti i dovuti distinguo, insomma, questa Quadrupel è secondo me una gran bella birra, che va apprezzata senza accostarla ai due capolavori Rochefort e St Bernardus di cui sopra.
(*) peraltro parlare di stili con un birraio belga è un totale insulto, quindi il discorso che io stesso sto facendo è fin troppo accademico!
convengo con te sull'ultima frase, ma se vogliamo divertirci a disquisire… :)
Eliminaperò permettimi anche a me di precisare che proprio il BJCP 2015 che tu citi non fa distinzione tra BSDA e Quadrupel, cito testualmente "BDSA …. (…) sometimes known as a Trappist Quadruple”, anzi non considera proprio lo “stile quadrupel”. Cosa che in linea di massima condivido, poi sul blog utilizzo “quadrupel” perché seguo la classificazione (arbitraria) di Ratebeer, per comodità. IL BJCP fa solo un distinguo tra BSDA trappiste e di abbazia, le prime tendenzialmente molto più attenuate delle seconde.
L’american Brewers Assoctiation distingue invece i due stili.
Io non trovo nessuna similitudine tra Quadrupel e Barley Wine, il profilo del lievito belga è anni luce distante da quello inglese; parlo di birre “giovani”, chiaro che dopo 5 anni di cantina anche il Belgio ossidato può sviluppare caratteristiche che lo avvicinano a un BW.
Se vogliamo mantenere la distinzione tra Quad e BSDA, non trovo neppure nessuna “virata in territorio imperial stout” delle Quadrupel, come dici tu; restando proprio sugli Struise che tu citi la loro St. Amatus, dichiaratamente “quadrupel” non ha nulla di una IS. Penserei piuttosto alle varie Pannepot, che hanno tostature e caffè soprattutto se bevute giovani: però gli Struise non le chiamano Quadrupel :)
Fosse per me parlerei solo di BSDA, c’è tutta quella fantastica tradizione di BSDA delle Fiandre Occidentali, nel raggio di 20 chilometri hai Westveleteren, Struise, St. Bernardus e quelle di Van Eecke.