Papessa è la Imperial Stout “gentile” (alc. 7%, quasi un’inezia rispetto alle Imperial Americane o Scandinave, che “viaggiano” solitamente in doppia cifra, dal 10% in su) del birrificio Loverbeer che abbiamo incontrato per la prima volta in questa occasione. Il nome Papessa deriva dalla seconda carta dei tarocchi, dei quali ammettiamo la nostra più completa ignoranza; se volete saperne di più, vi rimandiamo a queste due interessanti pagine: link e link. L’aspetto è impressionante, sontuoso, magnifico: ebano scurissimo, ampia schiuma color caffè, fine e cremosa, molto persistente. Immaginate quasi di avere davanti un caffè in una tazza di vetro gigante. L’aroma si apre con leggeri sentori vinosi che richiamano i frutti di bosco (soprattutto mirtilli), seguiti da profumi netti di orzo tostato, caffè e cacao amaro. Naso essenziale, elegante, molto pulito. In bocca (corpo medio) il percorso prosegue sullo stesso binario: tostature molto eleganti, orzo, caffè e cioccolato amaro, chiudendosi proprio come era iniziato, con una leggerissima nota acidula di frutti di bosco. Lunghissimo ed intenso il retrogusto, ricco di caffè e cioccolato amaro. Birra che si potrebbe riassumere in tre parole: essenziale, intensa, pulita. Ha una buona viscosità che la rende molto gradevole e morbida al palato; la bottiglia che abbiamo degustato era tuttavia un po’ troppo gassata, rendendo questa Papessa un po’ meno “da divano” di quello che potrebbe essere. Alcool quasi impercettibile, per una grande facilità di bevuta; forse avremmo gradito un maggior tepore etilico, soprattutto nel retrogusto, a riscaldare le serate invernali. Ottima birra, bravo Valter; ovvio e forse scontato l’abbinamento con un dessert al cioccolato, ma non per questo da scartare, anzi ! Formato: 33 cl., alc. 7%, lotto PPA02-0510, scad. 12/2013, prezzo 6.20 Euro.
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