giovedì 8 maggio 2014

Birrificio Settimo Levis

Non manca ormai molto all'estate, e sebbene le temperature di questi giorni siano un po' sotto le medie stagionali è ormai il tempo di pensare a come affrontare la stagione più calda dell'anno (nella quale oltretutto si terranno i mondiali di calcio!) dal punto di vista brassicolo. Birre leggere, dissetanti e rinfrescanti, che si possano bere in grandi quantità senza rischiare il collasso o le vampate di calore. Dopo un periodo in cui i birrifici (soprattutto americani) hanno cercato di "imperializzare" qualsiasi cosa, dalle pils alle kölsch, dalle porter alle bitter, ecco che ultimamente stanno invece nascendo birre leggere e "sessionabili": dalle "session IPA" alle "table beer", sono birre dal contenuto alcolico modesto fatte apposta per chi cerca una bevuta abbondante e poco impegnativa. 
Tra le varie proposte dei birrifici italiani per l'estate (ma non solo) va senz'altro tenuta in considerazione la Levis del Birrificio Settimo di Carnago (Varese), del quale sto lentamente passando in rassegna una buona parte della produzione. Si tratta una leggerissima belgian ale, con un modestissimo contenuto alcolico del 3.8% e, mi sembra, dalla luppolatura tutta europea. Nel bicchiere è di colore, dorato chiaro, opalescente, con piccole particelle di lievito in sospensione; la schiuma, di dimensioni abbastanza modeste, è fine e cremosa, bianca, ed ha una discreta persistenza.
Purtroppo mi è capitata tra le mani una bottiglia dell'anno scorso (lotto 04313), con qualche mese di troppo sulle spalle che si riflette probabilmente su un aroma che, sebbene pulito, non è certo massima espressione di freschezza: poco intense note di pane e cereali, lievi sentori agrumati (arancio e mandarino), qualche accenno di miele. Decisamente meglio in bocca: Levis è leggera e discretamente carbonata, watery e scorrevole senza mai risultare sfuggente o annacquata. Dopo un veloce ingresso maltato (pane) la birra offre un bouquet fruttato dalla buona intensità di agrumi (lime, limone) e frutti a pasta bianca, con qualche note più dolci di polpa d'arancio a bilanciare e con lievito belga a portare un lieve carattere rustico che movimenta piacevolmente la bevuta. Molto ben attenuata, dall'enorme potere rinfrescante e dissetante, scorre in bocca quasi senza accorgersene e regala un bel finale secco e ripulente ricco di scorza d'agrumi. Formato da 33 in questo caso assolutamente insufficiente, per una birra molto ben fatta e pulita che, in previsione dei mesi più caldi dell'anno, va messa senza indugi sulla lista della spesa, soprattutto se trovate in giro un lotto giovane e imbottigliato da poco.
Formato: 33 cl., alc. 3.8%, IBU 28, lotto 04313, scad. 07/2014, pagata 3.60 Euro (beershop, Italia).

Nessun commento:

Posta un commento