Quarto appuntamento con il birrificio bresciano Manerba, ramo brassicolo della famiglia Avanzi, già produttori di olio e di vino e guidato, in sala cottura, da Alfredo Riva e Riccardo Redaelli. L’occasione è per assaggiare una tripel, la cui ricetta prevede malti pils, carapils e carahell, un ceppo autoctono di lievito belga ed una luppolatura di Hallertauer Tradition, Hallertauer Saphir, Hallertauer Spalter Select, Cascade e Centennial. Il nome è ovviamente una dedica alla famosa Rocca di Manerba del Garda, paese dove il birrificio ha sede ed il cui sito archeologico - un suggestivo sperone roccioso che s'affaccia sulla parte meridionale del lago - fa parte del patrimonio Unesco.
La Rocca, in questo caso la birra, nel bicchiere é del tipico color arancio, velato, e forma un generoso cappello di schiuma bianca, compatta e cremosa, dalla trama fine e dalla buona persistenza. Al naso c'è buona intensità e pulizia, con note di arancio e cedro, albicocca, frutta candita, una lieve speziatura (coriandolo), curaçao e zucchero candito. In bocca rivela un corpo medio, una carbonazione (media) un po' sottotono rispetto a quello che ci si aspetterebbe da una tripel, ed una consistenza morbida ed oleosa.
C'è un bell'equilibrio fatto di note di biscotto e di frutti a pasta gialla (pesca e albicocca), cedro candito, polpa d'arancia e qualche accenno di miele; il percorso gustativo, che in pratica ripropone quello aromatico, chiude con una leggera amaricatura (scorza d'arancia) ed una corretta secchezza che ripulisce il palato dal dolce. L'alcool (7.3%) è molto ben nascosto ma paradossalmente quello che forse manca un po' in questa tripel è proprio un lieve tepore etilico, che irrobustirebbe la bevuta, levandole di dosso un po' di timidezza; dettagli a parte, questa La Rocca risulta pulita, equilibrata e ben fatta. Ottimo, come per tutte le Manerba, il rapporto qualità prezzo. Rimane solo da togliere il refuso in etichetta, ossia "Tripple Belga": se a qualcuno del birrificio capita di leggere queste righe, vi prego, fate qualcosa. Chiamatela alla francese (Triple), chiamatela alla fiamminga (Tripel), ma Tripple proprio no; e, già che ci siete, che ne dite di mettere anche la data d'imbottigliamento ?
Formato: 75 cl., alc. 7.3%, IBU 28, scad. 23/01/2015, pagata 5.80 Euro (punto vendita del birrificio).
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