Seconda birra del "nuovo corso" di Revelation Cat, dopo la Double Dealer assaggiata poco tempo fa. Restiamo sempre in territorio (ultra)luppolato che però questa volta si tinge di nero; Bombay Cat è infatti una Black IPA, ma visto che ad Alex Liberati, deus-ex-machina del birrificio, piace usare la mano pesante in sala cottura, il risultato è una Double Black IPA. All'aspetto è di colore ebano scurissimo, e forma un paio di dita di schiuma nocciola, fine e cremosa, dalla buona persistenza. Ad occhi chiusi l'aroma è quello di una classica IPA west coast: eleganti, pungenti e freschi sentori di pompelmo e agrumi, qualche accenno di frutta tropicale, mentre bisogna "scavare" un po' in profondità ed attendere che la birra si riscaldi per avvertire qualche sentore di caffè. Un po' diverso lo scenario al palato, dove l'imbocco è invece leggermente tostato, seguito da una fase centrale aggrumata che richiama l'aroma, leggermente sciropposa. Interessante l'intenso "cocktail" amaro che arriva rapidamente ad impossessarsi del palcoscenico: se lo dividono tostature, note terrose e di caffè. Davvero ottima la sensazione palatale; corpo medio-pieno, carbonazione media e sopratutto una grande morbidezza; l'alcool (9%) è nascosto molto bene, e questa Bombay Cat, si beve bene (quasi) quanto la sorella Double Dealer. Il finale - e non poteva essere altrimenti - è lunghissimo, intenso e molto amaro, con la triade torrefatto/terroso/caffè di nuovo sugli scudi. Birra solidissima e molto pulita, è dannatamente (per citare le parole del birrificio) luppolata ma ha una base di malto che non si lascia intimidire; il risultato vede un primo tempo fruttato/aggrumato (IPA) seguito da una "ripresa black". Il risultato, amarissimo, è quasi in pareggio ma molto soddisfacente. Formato: 33 cl., alc. 9%, IBU "hopbomb quantity", scad. 11/2014, prezzo 5.50 Euro (beershop, Italia).
Dove l'hai comprata?
RispondiEliminaGrand Cru Beershop, Rimini
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