Continua ad aumentare - a rotazione - il numero delle creazioni di The Kernel importate in Italia e quindi reperibili con una certa facilità; niente più viaggi in aereo o richieste di favori agli amici di passaggio per Londra pregandoli di spingersi sino a London Bridge o al Borough Market per portarvi a casa qualcuna delle birre realizzate da Evin O'Riordain. Per noi il nome Kernel significa ormai la certezza e la sicurezza; in tutte le birre che abbiamo assaggiato abbiamo rilevato una costanza produttiva sempre altissima ed una freschezza di prodotto davvero ottimale. Così, se abbiamo voglia di berci una birra luppolata, profumata e "fragrante", indirizzandoci su una Kernel abbiamo (quasi) la certezza di non sbagliare. Il numero delle diverse birre prodotte è ormai sterminato, ma si tratta per la maggior parte di leggere variazioni dello stesso tema/birra, che solitamente differiscono per il diverso mix di luppoli. Questa India Pale Ale viene prodotta con luppoli americani Citra, Ahthanum e con l'australiano Galaxy. E' di colore arancio/rame opaco, e forma una piccola "testa" di schiuma molto fine e cremosa, color ocra, dalla buona persistenza. L'aroma rispetta in pieno gli altissimi standard ai quali The Kernel ci ha ormai abituati: grande eleganza, pulizia e finezza, un piccolo festival di profumi di mandarino, pompelmo, pesca bianca, fragoline, forse anche alcuni sentori floreali di rosa canina. Difficile staccare il naso dal bordo del bicchiere, ma la salivazione in aumento ci spinge subito a sorseggiare. In bocca (quasi) piena corrispondenza con l'aroma: leggero imbocco di malto (biscotto) seguito da una "macedonia" di frutta, con ripasso in rassegna di mandarino, pompelmo e pesca bianca, ed un amaro molto elegante di scorza d'agrumi ed erbaceo a bilanciare. La chiusura è molto secca, leggermente astringente, quasi ad assetare il palato, con un retrogusto abbastanza intenso e persistente, amaro, ricco di scorza di pompelmo e note vegetali. Un pelino meno pulita che al naso, dal corpo medio, lievemente carbonata e dalla morbidezza cremosa quasi commuovente. L'alcool (7.3%) è molto ben nascosto anche se la bevibilità è leggermente inferiore a quella da "session beer" delle altre Kernel bevute in precedenza. Sono tutte birre volutamente "ruffiane" e "piacione" (o "zoccolette", che dir si voglia) che forse, se bevute quotidianamente, tendono un po' a stancare. Ma per noi che riusciamo solamente a berle una volta ogni tanto, è sempre una piccola grande festa. Formato: 33 cl., alc. 7.3%, lotto 08/01/2013, scad. 08/05/2013, prezzo 5.80 Euro (beershop, Italia).
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