"Una tranquilla serata davanti al camino: il rumore della legna che brucia, le fiamme che danzano…" sono queste le evocative immagini utilizzate da CREW Republic per descrivere l'atmosfera adatta per stappare una bottiglia di Roundhouse Kick Imperial Stout. Ora siamo in agosto e l'estate 2015 è particolarmente calda: approfitto di una sera di pioggia per bere qualcosa di diverso dalle birre chiare e dissetanti che stanno un po' monopolizzando il blog da qualche settimana.
La beerfirm CREW Republic l'avevo presentata in questa occasione, lo scorso anno: nel frattempo ho scoperto che le birre sono ufficialmente importate in Italia, buono a sapersi per chiunque le volesse assaggiare. Anche questa viene prodotta presso gli impianti della Hohenthanner Schlossbrauerei, novanta chilometri a nord-est di Monaco di Baviera, la città in cui la beerfirm ha sede.
La sua ricetta prevede malti tostati, Pilsener, Chocolate e Crystal, provenienti da Belgio, Germania ed Inghilterra; i luppoli utilizzati sono invece Columbus e Hallertauer Tradition.
Si presenta praticamente nera, con una bella testa di schiuma color cappuccino, compatta e cremosa, dall'ottima persistenza. Al naso emerge da subito una discreta componente etilica che accompagna i sentori di pane nero, di caffè e tostature, di fruit cake; intensità ed eleganza sono di buon livello, mentre quando la birra si scalda emerge una lievissima nota salmastra e di salsa di soia.
L'arrivo in bocca è molto soddisfacente: il corpo è tra il medio ed il pieno, con una consistenza oleosa molto morbida ed avvolgente, caratterizzata da una carbonazione bassa. Il gusto prosegue il percorso dell'aroma riproponendo con discreta pulizia pane nero tostato, liquirizia, lieve cioccolato amaro con qualche nota dolce di caramello. Più che di caffè c'è la presenza di orzo tostato, mentre l'alcool (9.2%) è molto ben controllato rendendo la bevuta non particolarmente impegnativa. L'intensità scende un po' nel finale e questa Roundhouse Kick anziché dare quel "calcio" raffigurato in etichetta e chiudere col botto, si ritira un po' in se stessa, nell'acidità dei malti tostati ed in una lieve astringenza, sedendosi un po' sugli allori. Lieve alcool warming nel retrogusto con note di liquirizia e tostatura: anche al palato c'è da annotare un punta salmastra e di salsa di soia.
Un'imperial stout che si sorseggia senza difficoltà, con la scuola tedesca che vuole sempre la scorrevolezza e la facilità di bevuta come caratteristiche imprescindibili; bene l'equilibrio, migliorabile la pulizia. Il risultato è un po' freddo, e non mi sto ovviamente riferendo al potere rinfrescante di questa birra ma alla sua capacità di veicolare emozioni, caratteristica che ho riscontrato anche nelle altre Crew assaggiate. Ciò non toglie che si possa comunque bere con soddisfazione, soprattutto pensando al prezzo al quale viene venduta in Germania. Il birrificio la consiglia in abbinamento a carni affumicate e, ovviamente, a dessert a base di cioccolato.
Formato: 33 cl., alc. 9.2%, IBU 71, scad. 21/01/2019, pagata 2.27 Euro (foodstore, Germania).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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