Nel 2006 per festeggiare il proprio decimo compleanno il birrificio Firestone Walker (Paso Robles, California) mette in commercio l'Anniversary Ale “10”, un complicato blend di alcune differenti birre invecchiate in botte: quella edizione fu realizzata assemblando un barley wine, una imperial stout, una imperial brown ale e una double IPA. Da allora ogni anno Firestone Walker celebra il proprio anniversario con un diverso blend e ha anche iniziato a mettere in commercio le singole birre utilizzate per realizzarlo: tra le più note e ricercate dagli appassionati ci sono senza dubbio l’imperial stout Parabola e il barley wine Sucaba/Abacus. Per alcuni anni queste birre erano disponibili solo alla spina e in quantità molto limitate, generando ovviamente il culto (o l'hype) tra gli appassionati.
A marzo 2010 il barley wine Abacus viene per la prima volta imbottigliato (1500 le casse prodotte) dopo aver passato quattordici mesi in botti ex-bourbon Heaven’s Hill. I beergeeks sono ovviamente entusiasti ma altrettanto non si può dire del produttore vinicolo ZD Wines, della Napa Valley, che dal 1999 produce un Cabernet Sauvignon con lo stesso nome e invia al birrificio una lettera che minaccia le vie legali. Nella primavera del 2011 Firestone Walker annuncia la decisione di abbandonare il nome; l’edizione 2012 del barley wine si chiamerà §ucaba. Così racconta il birraio Matt Brynildson: “quanto lavoravo alla Goose Island avevo una calcolatrice gigante che utilizzavo per fare i calcoli delle ricette e i miei colleghi mi prendevano sempre in giro dicendo “uh oh, Brynildson ha di nuovo accesso il suo abaco. La parola mi piacque e volevo usarla per una birra; ora prendete uno specchio e metteteci di fronte una bottiglia: Abacus|sucabA”.
Sucaba, uno degli ingredienti principali per il blend dell'Anniversary Ale di Firestone, è in realtà essa stessa un blend; per la sua produzione non solo vengono utilizzate diverse botti di bourbon (solitamente Heaven Hill, 4 Roses, e Old Fitzgerald) ma c'è anche una piccola percentuale di una birra "misteriosa" che Brynildson non intende rivelare: “la base è quella che chiameremmo Sucaba, ma ogni anno c’è anche un 10% di un’altra delle nostre birre barricate, che di solito apporta quelle note di cioccolato e di ciliegia”.
La birra.
Difficile ma non impossibile da reperire come invece accade per molte altre birre americane circondate dall'hype: Firestone Walker ha col tempo perso un po' del proprio fascino agli occhi dei beergeeks, che lo hanno sostituito con nuovi birrifici più "alla moda". E poi commercialmente i barley wine hanno leggermente meno attrattiva rispetto alle imperial stout: fatto sta che in agosto riuscii ancora a trovare in un negozio in California delle bottiglie uscite ben otto mesi prima. L'hype vuole invece che vadano esaurite entro pochi giorni, se non ore, dalla loro messa in vendita.
Il millesimo 2014 di Sucaba viene annunciata a gennaio: "solo" 3500 casse di bottiglie da 65 cl. e una ricetta che prevede malti Munton’s Pale, Crisp Maris Otter Pale, Munich, Dark &; Light Crystal, Chocolate, luppoli Bravo (in amaro) e East Kent Golding per aroma. Il barley wine è stato poi invecchiato in differenti botti di bourbon, per una durata media di dodici mesi.
Il suo colore è un ambrato piuttosto carico e velato che si tinge di intensi riflessi rubino: la schiuma ocra, cremosa e compatta ha una discreta persistenza. Intensità ed eleganza trovano un punto d'incontro che non si trova tutti i giorni: si dividono il palcoscenico, entrando ed uscendo di scena a più riprese, uvetta, prugna e fichi, vaniglia, biscotto e caramello, legno e cocco, vino fortificato e bourbon. Nonostante l'imponente gradazione alcolica (13.5%) Sucaba è molto morbida al palato e lo coccola accarezzandolo con una moderata viscosità: corpo medio, poche bollicine. A quattro anni dalla messa in bottiglia è una birra ancora possente e muscolosa, attraversata da una vigorosa componente etilica che riscalda ogni sorso. Sarebbe un peccato "berla", obbligatorio è invece sorseggiarla perché lei sarà l'unica compagna di una serata. Il gusto ripercorre con buona fedeltà l'aroma: caramello/melassa e biscotto, prugna, fichi e uvetta, ciliegia, vaniglia, bourbon. L'intensità è elevatissima, pulizia e finezza non sono da meno: Sucaba è lunghissima, quasi interminabile nel suo epilogo caldo e potente di frutta sotto spirito e vino fortificato, legno.
Emozioni, eleganza, classe: nel bicchiere c'è tutto questo e la sua fama è assolutamente meritata. Nel 2017 Firestone Walker ha scelto di non produrla, prendendosi un anno di pausa: Sucaba dovrebbe ritornare nel 2018 nel nuovo formato da 35.5 cl che il birrificio ha ormai scelto per la propria Proprietor's Vintage serie.
Formato 65 cl., alc. 13.5% , IBU 42, lotto 2014.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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