sabato 20 gennaio 2018

Track Brewing / Wylam: Loose Morals Rye IPA

Ogni appassionato birrofilo conosce (o dovrebbe conoscere) il Bermondsey Beer Mile di Londra, quel chilometro di strada dove, sotto le arcate della linea ferroviaria, vi è un'altissima concentrazione di birrifici con relative taproom, beershop e pub. 
A Manchester, sempre sotto le arcate della ferrovia, alcuni birrifici si sono ispirati a Londra per dar vita al Piccadilly Beer Mile, situato nella zona a sud ovest della città, in prossimità della omonima stazione dei treni. Passeggiando passerete in rassegna i birrifici Track Brewing, Alphabet, Chorlton, Beer Nouveau e Squawk, Ubrew e il deposito del distributore Cave Direct/Beer Merchants. Con una piccola deviazione raggiungerete poi Cloudwater. 
Parliamo di Track Brewing, birrificio fondato alla fine del 2014 da Sam Dyson: ai tempi dell'università (2002) si era dilettato nell'homebrewing assieme ad alcuni amici, ma è un tour in bicicletta negli Stati Uniti, dall'Oregon al Colorado, passando per la California, a far scattare in lui la voglia di mettere in piedi un microbirrificio. 
Dyson lavorava a Londra e alloggiava proprio nella zona di Bermondsey, vive la new wave brassicola londinese e sogna di portarne un pezzo a Manchester: frequenta prima un corso sulla produzione della birra e passa un po' di tempo lavorando alla Camden Brewery per poi ritornare nella nativa Manchester e installare i propri impianti nei pressi della stazione ferroviaria di Piccadilly (5 Sheffield Street), sfruttando i prezzi contenuti e la temperatura costante nel corso dell'anno (15-18 gradi) che quei locali offrono.  Ad aiutarlo arriva il birraio Matt Dutton, fresco vincitore del National Homebrew Champion organizzato dal Brewdog bar di Manchester con la sua Coup D’Etat Brett Stout.  Una settantina le birre prodotte in un paio d'anni d'attività, con il luppolo (IPA e dintorni) protagonista della maggior parte dell'offerta.

La birra.
Loose Morals è una IPA alla segale prodotta assieme al birrificio Wylam che abbiamo incontrato pochi giorni fa. La ricette prevede luppoli Citra e Idaho 7 in grandi quantità, avena e segale ad affiancare i malti.
Nel bicchiere si presenta di colore arancio pallido opalescente con un cappello di schiuma cremosa, un po' grossolana ma dalla buona persistenza. Sono gli agrumi i protagonisti dell'aroma: cedro, lime e pompelmo rilegano in sottofondo la frutta tropicale, in particolare l'ananas. Il bouquet è fresco e pulito, elegante, molto intenso e  convincente. Il gusto è leggermente inferiore come intensità ma ripropone gli stessi elementi con uguale eleganza e pulizia: il dolce della frutta tropicale rimane in secondo piano a sostenere un profilo ricco di agrumi, pulito, secco e molto rinfrescante. Nel finale un po' di resina affianca l'amaro della scorza d'agrumi e la nota leggermente terrosa e pepata della segale: il livello d'amaro è comunque abbastanza contenuto e le bevuta risulta molto bilanciata, succosa e fruttata pur senza arrivare agli eccessi del juicy. L'alcool è piuttosto ben nascosto, la bevuta è facile e, soprattutto, regala ottime soddisfazione: birra molto riuscita e ancora fresca, se l'avvistate non rinunciate a provarla.
Formato 33 cl., alc. 5.9%, scad. 30/04/2018, prezzo indicativo 4.50-5.00 euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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