Lo scorso novembre 2017 il birrificio inglese Northern Monk ha organizzato presso i propri locali di Leeds l’evento “Dark City” dedicato ovviamente a birre di colore “scuro” come stout, porter e black IPA. Questo mini festival è stato il seguito di Hop City, dedicato alle birre luppolate, che il birrificio aveva messo in piedi in aprile.
Nel corso di due giornate è stato possibile assaggiare oltre 80 birre prodotte da diversi birrifici di tutto il mondo, accompagnati da musica heavy metal, DJ set e alcuni concerti. Due le sessioni disponibili nelle giornate di venerdì e sabato, da mezzogiorno alle 16.30 e dalle 18 alle 23.30. Quindici sterline il costo del biglietto (diciotto per la sessione del sabato sera) al quale dovevate poi aggiungere 2,80 sterline per l’acquisto di ogni gettone. Non sono riuscito a recuperare la lista ufficiale delle birre disponibili ma potete farvene un’idea utilizzando la pagina dell’evento creata su Untappd. Oltre ai padroni di casa di Northern Monk erano presenti birre di Cloudwater, Siren, Wylam, Magic Rock, Brew By Numbers, Marble, Mikkeller, Lervig, Dry & Bitter, Kernel, Left Handed Giant, Anspach & Hobday, Dugges, Kirkstall, Hawkshead, Old Chimney, De Molen, Amundsen, Omnipollo e 18th Street. La media della gradazione alcolica delle birre servite? 9%|
Per l’occasione Northern Monk ha realizzato assieme agli olandesi De Molen la birra ufficiale del festival, ovviamente una (robust milk) stout, chiamata Dark City: lattosio ed avena hanno il compito di donare un mouthfeel denso e cremoso ad una ricetta che si basa su malto inglese Maris Otter al quale sono affiancati Chocolate, Monaco e tre varietà di Crystal. Molto bella la doppia etichetta, apribile come le ante di un armadietto, attaccata sulla lattina: al di sotto della prima troverete tutte le informazioni sul festival e una piccola mappa con le indicazioni stradali per raggiungerlo.
Nel bicchiere non è completamente nera, ma poco ci manca: la schiuma è cremosa, abbastanza compatta e mostra una buona persistenza. Nonostante la ricetta non preveda l’utilizzo di caffè, l’aroma è dominato da eleganti profumi di caffè macinato. Ad affiancarlo non c’è però molto altro: orzo tostato, qualche ricordo di tabacco e di esteri fruttati che suggeriscono i frutti di bosco “scuri”, ma la loro presenza è molto debole. Il mouthfeel è effettivamente abbastanza morbido e cremoso, ma il gusto non lo valorizza risultando un po’ legato tra le sue componenti: c’è una parte densa e dolce in sottofondo (caramello, cioccolato al latte) sulla cui superficie viaggia - quasi su di un binario parallelo - l’amaro del caffè e delle tostature. L’intensità dei sapori è buona ma manca un po’ di amalgama: l’amaro è praticamente assente e a fine corsa c’è un piccolo vuoto che andrebbe riempito con qualcosa, magari con un po’ di quel calore etilico (7.4%) che è invece molto, troppo nascosto. Una milk stout robusta e nel complesso discreta, ma un po’ irrisolta: il gusto è meno pulito e definito dell’aroma, l’aroma è meno ricco e intenso del gusto. Se si riuscisse a raggiungere uniformità, questa Dark City farebbe un indiscutibile salto di qualità.
Formato: 44 cl., alc. 7.4%, IBU 15, lotto 523, scad. 20/04/2018, prezzo indicativo 6.50 Euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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