Marktredwitz (15.000 abitanti), un tempo nota come Radewitze e Redwitz è una municipalità dell’Alta Franconia che si trova ad un centinaio di chilometri ad est di Bamberga e a soli 15 dal confine con la Repubblica Ceca. Nel suo massimo splendore “brassicolo” ospitava una decina di birrifici ma solamente uno è ancora attivo: la Privatbrauerei Nothhaft.
Le prime notizie sulla produzione di birra in quest’edificio di Ottostraße risalgono al 1540, quando venne costruita una Kommunbrauhaus, ovvero un birrificio “comunale” dove le famiglie in possesso di licenza potevano andare a produrre le proprie birre. Nel 1882 il birrificio fu acquistato dal macellaio e birraio Otto Nothhaft la cui famiglia, dopo quattro generazioni di discendenti, ne detiene ancora la proprietà. A lui sono succeduti Wilhelm (1883-1958) ed August (1913-1998); dal 1994 vi è al comando il pro-pronipote Otto, aiutato dalla figlia Carolin, dal marito Andreas e dal birraio Frank Seyferth. La produzione annua è di circa 15.000 ettolitri. Dal 1927 Nothhaft produce anche limonate e altre bibite. Nel 1990 le vecchie vasche di fermentazione aperte sono state sostituite da serbatoi in acciaio; la famiglia possiede anche i ristoranti Forsthaus e Am Strand, la spiaggia (Strand) è ovviamente quella sul fiume Kössein. Nel 2014 il birrificio ha lanciato il marchio Zwitscher, una Helles in bottiglia da 33 centilitri con tappo svitabile: secondo Ratebeer si tratta di una semplice rietichettatura della Nothhaft Ur-Hell.
La birra.
Ho accennato poco fa ai Kommunbrauhaus. A chi volesse approfondire consiglio questo bel resoconto di Angelo sul blog Berebirra: "in alcuni villaggi dell'Alto Palatinato esistono birrifici comunali in cui famiglie in possesso di licenza brassano la propria birra secondo un calendario. E sempre secondo un calendario possono spillarla presso il loro locale di mescita.” Queste birre vengono chiamate Zoigl e, come riporta Andrea Camaschella su Fermento Birra “girando per questi villaggi capita di trovare fuori da qualche casa lo Zoigl, una stella a sei punte che simboleggia l’alchemia del birraio attraverso quattro elementi: aria, cioè la fermentazione, fuoco, che serviva per la bollitura e ancora acqua e terra a richiamare orzo e luppolo. Questo significa che la birra è disponibile per l’acquisto, da asporto o anche per essere consumata sul posto, in casa, dove è possibile trovare alcune famiglie che hanno allestito dei veri e propri pub per i clienti, o vicini di casa che dir si voglia”. Le Zoigl non sono quindi uno stile brassicolo ma solamente una modalità produttiva: benché ogni famiglia la produca secondo la propria ricetta, si tratta solitamente di lager le cui caratteristiche le avvicinano alle Kellerbier.
Rawetzer Zoigl, ovvero la Zoigl di Marktredwitz: il nome scelto dal birrificio Nothhaft mi pare inappropriato e fuorviante in quanto questa Kellerbier non è prodotta attualmente in nessun birrificio comunale. Il fatto che svariati secoli l’edificio che oggi ospita Nothhaft lo fosse non mi pare una motivazione sufficiente.
Detto questo la birra si presenta di color ambrato piuttosto scarico, leggermente velata e con una testa di schiuma biancastra cremosa e compatta. Al naso emergono profumi di miele d’arancio, mollica di pane, cereali, qualche accenno biscottato e floreale, lieve diacetile. Il percorso continua senza nessuna deviazione anche al palato: è una Kellerbier ovviamente facile da bere che anche al palato mette in evidenza un bel parterre di malti. Al gusto il miele è meno evidente e sono le note di panificazione e biscottate a guidare una bevuta dolce bilanciata da un delicato amaro erbaceo, abbastanza elegante, nel quale ci sono quasi accenni di frutta secca a guscio. Diacetile presente in quantità moderata e quindi perdonabile; bevuta facile e anche piacevolmente quasi rustica, benchè non sia stata prodotta in un vero Kommunbrauhaus. E’ un po’ strano a dirsi, ma un po’ di cuore comunque c’è.
Formato 50 cl., alc 5%, scad. 12/04/2019, prezzo indicativo 3.50-4.00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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